Non conoscono colui che mi ha mandato
30 APRILE (Gv 15,18-21)
Una verità va gridata all’uomo. Dio mai priva l’uomo della conoscenza di sé. Sempre a Lui si rivela. Le vie della rivelazione sono molteplici, ad ogni persona parla in modo speciale, unico. Ma Dio sempre parla. Ha parlato prima del peccato e dopo il peccato. Ha parlato nel Giardino dell’Eden e fuori di esso. Dio mai ha abbandonato l’uomo alla sua scienza, alla sua coscienza, alla sua mente, al suo cuore, alla sua vista, alla sua razionalità, al suo discernimento. Non ha fatto questo, neanche quando l’uomo viveva nello stato di giustizia originale. Anche in questo stato Dio gli ha rivelato il bene e il male. Ha tracciato per lui la via da seguire. Gli ha manifestato la sua volontà.
Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra». Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno (Gen 1,26-31).
Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire». E il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda». Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne. La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata tolta». Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne (Gen 2,16-24).
L’uomo è sempre detto da Dio. Mai l’uomo potrà dirsi da se stesso. Il peccato ha però reso l’uomo sordo e cieco. Non vede più Dio che è sempre accanto a sé. Non ascolta il suo Signore che gli parla per il suo bene. Così l’uomo non conosce Dio. Adora un Dio, ma non lo conosce. A quest’uomo che non conosce Dio, il vero Dio, il Padre manda il suo Figlio Unigenito nella carne. Cosa fa quest’uomo? In nome di Dio lo trafigge, lo uccide inchiodandolo su una croce. La crocifissione di Gesù è il frutto più triste, amaro, scuro della falsa religione o della religione deviata. Questa religione non conosce Dio.
Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato.
I discepoli vengono mandati da Gesù in un mondo che non conosce Dio. Quanti sono umili e si lasciano ammaestrare sul vero Dio, li accoglieranno. Quanti sono superbi, arroganti, prepotenti, li uccideranno in nome dei loro falsi Dèi. Ma è sempre in nome di Dio che si uccide e si distrugge chi annunzia e rivela il vero Dio. I falsi adoratori del falso Dio uccidono gli adoratori del vero Dio. I veri adoratori del vero Dio mai uccideranno un solo seguace dei falsi Dèi. Non lo uccideranno, perché essi sono mandati per offrire Dio, non per costringere ad accoglierlo. La loro è solo un’offerta. Se la loro fosse un’imposizione, anch’essi lavorerebbero per un loro falso Dio.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci adoratori del vero Dio.