Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete
1 APRILE (Gv 21,1-14)
Nei Vangelo vi sono dei racconti che vanno ben oltre ogni logica umana, perché essi seguono solo la logica dello Spirito Santo. Uno di questi racconti scritto solo con la logica dello Spirito di Dio è quanto avviene sul mare di Tiberiade, dopo la risurrezione di Gesù. È un racconto che lascia senza respiro umano il lettore, perché bisognoso di un vero alito divino per entrare in esso e coglierne la verità di salvezza.
Pietro decide di andare a pescare. Comunica questa sua decisione ai discepoli che erano con lui e anch’essi decidono di seguirlo. La notte non prendono nulla. Quando è l’alba Gesù si accosta ad essi e rivolge loro una domanda ben precisa: “Figlioli, non avete nulla da mangiare?”. Alla loro risposta negativa, Gesù aggiunge: “Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete”. Ecco dove finisce la logica umana e inizia la logica divina. Come è possibile obbedire ad uno sconosciuto che ti rimanda in mare, con un ordine ben preciso e una certezza assicurata: “Getta la rete dalla parte destra. Troverai”. Su quale fondamento si obbedisce. Qual è l’intima ragione per cui si ascolta la voce di questo sconosciuto? Cosa ci vuole insegnare l’Apostolo Giovanni?
Sono convinto che l’insegnamento sia proprio per Pietro. Questi non deve mai pensarsi come se tutto dipendesse dalla sua volontà. A lui sono state date le chiavi, a lui il potere di sciogliere e di legare, di aprire o di chiudere. Non è così che funzionano le cose nel regno di Dio. Pietro dovrà essere così umile, da saper ascoltare anche l’ultimo uomo che è sulla terra, anche un pagano che si rivolge a lui e gli parla. La via della vita non sempre è tracciata da lui. Quella da lui presa è infruttuosa. Quella che gli suggerisce il pagano, il gentile, porta molto frutto. Gesù vuole da Pietro questa umiltà. Lo vuole capace di ascolto. Capace di dialogo. Capace di interrogarsi, mettersi in questione, rinunciare ai suoi pensieri, alle sue decisioni, alle sue strategie perché il Signore attraverso un suo strumento gli rivela la via giusta da percorrere.
Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
Pietro prima ascolta lo sconosciuto e poi Giovanni lo aiuta a riconoscere in esso il Signore. Ancora una volta Pietro ha bisogno di un ulteriore aiuto. Veramente grande dovrà essere l’umiltà di Pietro. Realmente in lui tutto è dagli altri. Lui prende da se stesso solo una decisione ed è fallimentare. Ascolta gli altri e viene a trovarsi dinanzi al suo Maestro e Signore. Questo racconto deve insegnare a Pietro che Gesù non gli parla in modo diretto. Lui non ha una relazione esclusiva con Cristo Gesù. In altre parole lui non è come è Gesù con il Padre. Gesù e il Padre nello Spirito Santo e nessun altro. Pietro invece non è mediatore unico tra Cristo e la Chiesa. Cristo parlerà a Pietro attraverso molte vie, mote persone, molti strumenti, l’intera storia. Lui dovrà essere capace di ascoltarli tutti, se vuole alla fine essere dinanzi a Gesù Signore.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la perfetta verità di Gesù.