vangelo del giorno

Spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui

30 MARZO (Lc 24,13-35)

Quando il Signore decise di attuare il suo decreto eterno e di creare l’uomo sulla terra, prima preparò la casa dell’universo nella quale collocarlo. Fece per lui il cielo, la terra, le stelle, il sole, la luna, il firmamento, le acque, le piante, gli animali. Quando la casa era nella sua sublime perfezione, Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza e lo pose nel suo giardino di delizie. Dalle cose all’uomo. L’uomo è il cuore dell’universo.

Gesù risorto anche lui compie appena tornato in vita un’opera di vera creazione. Lui è stato mandato per dare nuovo volto al cielo e alla terra. Per fare questo, inizia con la creazione dei suoi Apostoli, dei suoi discepoli. Questi si erano smarriti, liquefatti, evaporati nel cuore e nella mente e Lui in questo primo giorno si pone all’opera e compie una vera rigenerazione. Infonde se stesso, “crea se stesso”, nei loro cuori, iniziando con due dei suoi discepoli che tristi, sconfortati e delusi, stavano tornando alle loro case. Si noti bene: Gesù “crea se stesso” nei cuori. Questa è la verità.

Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

La Chiesa oggi soffre un vero esodo da parte di tutti i suoi figli. Ognuno sta ritornando ai suoi pensieri, alle sue filosofie, antropologie, psicologie, morali, dogmi, teologie. Questo esodo è una vera emorragia ed è inarrestabile. Qual è la tentazione satanica nel seno della Chiesa? Che si deve partire dalle periferie. Partire con chi? Con quali strumenti? Con tutti gli “esodati” dal seno della Chiesa? Ecco allora che Gesù Risorto ci indica la via. La Chiesa, se vuole essere forte all’esterno, deve “creare se stessa” nel cuore di tutti i suoi figli. Può fare questo, se essa stessa ogni giorno lascia che Cristo Gesù “crei se stesso” nel suo seno. Cristo “crea se stesso” nella Chiesa, la Chiesa “crea se stessa” in ogni suo figlio che ha preso le distanze da essa, perché deluso, smarrito, confuso. Se questa duplice opera di “creazione” non si compie, nessuna missione evangelizzatrice potrà mai realizzarsi. Manca la Chiesa che “crea se stessa in Cristo”, che “crea se stessa creata in Cristo in ogni suo figlio”. È in questa duplice creazione che essa diventa sacramento di salvezza nelle mani dello Spirito Santo. Dio mai potrà lavorare con una Chiesa non Chiesa e con i suoi figli non suoi figli.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci vera Chiesa di Gesù.