Gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua
25 MARZO (Gv 18,1-19,42)
La Passione secondo Giovanni è una lettura tutta nuova, nello Spirito Santo, della Persona di Cristo Gesù. La Chiesa ha sempre bisogno di confrontarsi con Gesù Signore. Una visione vecchia, antiquata di Lui, non dona alcun vigore alla fede. Invece una visione nuova, frutto dello Spirito del Signore, nell’uomo dona vigore, energia, scuote, rimette in cammino, risuscita, eleva fino al cuore di Cristo, perché è sempre dal cuore di Cristo che deve iniziare ogni buon cammino di fede.
Perché la Chiesa possa camminare nella storia, lo Spirito Santo, colloca la Madre di Gesù. Come Gesù è stato concepito, dato alla luce, aiutato a crescere, sostenuto dalla madre fino all’ultimo istante del suo olocausto, così deve essere per la Chiesa. Essa sempre deve essere concepita, data alla luce, nutrita, sostenuta fino all’ultimo istante di vita sulla terra dalla Madre di Gesù. O la Chiesa prende Maria nella sua casa, come sua vera Madre, o essa neanche vedrà la luce, perché neanche sarà concepita.
È Maria la Madre vivente della Chiesa. È Lei che deve generare a Dio tutti i suoi figli. È Maria che deve nutrirli. È lei che li deve accompagnare fin sul luogo del loro sacrificio, olocausto, offerta al Padre. È Lei che deve accogliere la loro anima e presentarla a Cristo Gesù, perché la offra al Padre. Tutto deve essere operato da Lei. Quel cristiano che cammina senza Maria, è un cristiano morto, spento, senza luce. Gli manca colei che sempre dovrà alimentare la sua luce e la sua vita.
I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti – una per ciascun soldato – e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca». Così si compiva la Scrittura, che dice: Si sono divisi tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte. E i soldati fecero così. Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.
La visione che Giovanni ci offre di Cristo sul Calvario è sconvolgente, tanto essa è ricca di novità. Prima di ogni cosa Gesù possiede una coscienza purissima. Tutto ciò che il Padre gli ha comandato, ha scritto, ha profetizzato di Lui si è compiuto. Nulla rimane da compiere. In secondo luogo Gesù dal suo corpo versa lo Spirito Santo. È il suo corpo il nuovo Agnello della Pasqua. Essendo la Chiesa corpo di Cristo, in essa si devono compiere tutte le Parole di Cristo Gesù, nessuna deve rimanere inadempiuta. Essa è anche il corpo dal quale sempre deve sgorgare lo Spirito e sempre essa dovrà essere l’Agnello della Nuova Pasqua. La Chiesa, in ogni cosa deve “riprodurre” Cristo Gesù. Se questa “riproduzione viva e vivente” non si compie, non avviene, essa all’istante non è più il Nuovo Tempio di Dio, da essa non sgorga lo Spirito che dona vita e non è neanche l’Agnello della Pasqua che deve proteggere i figli di Dio dalla morte eterna. È grande il mistero della Chiesa. Essa è il Cristo vivente nella storia.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci Cristo vivente oggi.