Come gli aveva ordinato l’angelo del Signore
19 MARZO (Mt 1,16.18-21.24a)
Chi legge la Scrittura sa che nessun progetto di vita e di salvezza potrà mai scaturire dalla volontà dell’uomo. La salvezza è il frutto di una obbedienza pronta, immediata, subitanea, senza riserve alla volontà manifestata di Dio. Dal confronto tra la creazione di Adamo ed Eva e la nuova creazione di Maria e Gesù, è possibile scoprire il ruolo di Giuseppe nel mistero della redenzione e della salvezza. Sia nella prima creazione che nella seconda tutto è dalla volontà di Dio, nulla è dalla volontà dell’uomo.
Il Signore crea Adamo, lo vede solo. Per lui non è bene che l’uomo sia solo. Decide di fargli un aiuto che sia a lui corrispondente. Prima crea per lui tutti gli animali. Ma Adamo non trovò un aiuto che gli fosse corrispondente. Poi dalla sua costola trae Eva. Adamo la riconosce come osso dalle sue ossa e carne dalla sua carne. Eva è data ad Adamo come sposa, come moglie. Tutto è fatto da Dio, tutto è dato da Dio. Nulla è fatto dall’uomo. Nulla l’uomo si dona. Dio è l’Autore della sua vita.
Il Signore crea la Nuova Eva, la crea dalla carne e dal sangue dei suoi genitori. La crea però immacolata, purissima, piena di grazia, ricolma di Spirito Santo. Ne vuole fare la Madre del suo Divin Figlio. Ella però non può vivere questo mistero da sola. Ha bisogno di un aiuto che la protegga, la difenda, la nutra, la sostenga. Questo aiuto non può venire attraverso un semplice fidanzamento. Sarebbe un aiuto che Maria si cerca e che Giuseppe si cerca. Sarebbe però secondo la volontà dell’uomo e non secondo la volontà di Dio. Dio non ama che nel suo progetto di salvezza si introduca la volontà dell’uomo. Questa deve starne fuori. Non le è consentito introdursi in alcun modo.
Perché Dio possa decidere tutto lui, suscita nel cuore di Giuseppe la volontà di rimandare Maria. Quando la decisione è presa, quando nulla è più frutto della volontà dell’uomo, Dio prontamente interviene e detta le condizioni divine per la realizzazione del suo piano di salvezza. Giuseppe deve prendere Maria come sua sposa. Deve prendere Gesù come suo vero Figlio, come un figlio nato dal suo cuore, ma non dal suo corpo. Dovrà dare al Figlio la discendenza regale umana, lo dovrà fare vero figlio di Davide. Con Maria dovrà vivere un rapporto purissimo e castissimo. La dovrà amare con tutto il suo cuore. Il suo corpo non è di Maria. Il corpo di Maria non è suo. Questo il Signore ha deciso, Questo Giuseppe dovrà fare. Questo Giuseppe fa.
Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.
La salvezza è purissima obbedienza. Noè salva il mondo per obbedienza. In Abramo sono benedette tutte le genti per obbedienza. Mosè scende in Egitto per obbedienza. I profeti annunciano la Parola di Dio per obbedienza. Maria diviene Madre del Figlio dell’Altissimo per obbedienza. Giuseppe è fatto sposo castissimo di Maria e padre nel cuore di Cristo Gesù per prontissima e immediata obbedienza. Cristo Gesù redime il mondo per piena obbedienza alla volontà del Padre. Gli Apostoli vanno per il mondo per obbedienza ad un comando eterno che Gesù Signore ha dato loro.
Se ancora leggiamo la vita di Giuseppe notiamo che tutto ciò che ha fatto per Gesù e per Maria lo ha sempre fatto per purissima e immediata obbedienza al Signore. Nulla è stato per sua volontà. Sempre su comando del Signore. Giuseppe è l’uomo muto dinanzi a Dio e alla storia, perché sempre in ascolto di un possibile comando cui dare la sua immediata e pronta obbedienza. Lui è senza parola, perché è tutto orecchio.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci muti e sempre ascoltatori.