Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo
16 GENNAIO (Mc 2,13-17)
Sono certo che San Paolo abbia scoperto il segreto di Cristo Gesù e da questo segreto sempre lui parla, ammonisce, insegna, ammaestra, rimprovera, esorta, illumina il mondo con la più pura verità. Leggiamo un brano della Prima Lettera ai Corinzi e comprenderemo. È in esso che è racchiuso tutto il suo metodo missionario.
Anch’io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso. Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio. Tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Ma, come sta scritto: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amano.
Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi infatti conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato. Di queste cose noi parliamo, con parole non suggerite dalla sapienza umana, bensì insegnate dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. Ma l’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito. L’uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo (1Cro 2,1-16).
Gesù vedeva ogni cosa dall’alto della sua Croce, sulla quale lui è stato inchiodato “misticamente” dal Padre dal primo istante del suo concepimento. Poi al momento stabilito vi fu inchiodato anche fisicamente, nella sua carne. Guardare ogni uomo dalla croce è vederlo dal suo sacrificio, olocausto, immolazione che Lui fa di se stesso al Padre per la sua salvezza. Chi deve essere salvato? L’uomo. Non questo o quell’altro uomo, ma l’uomo, ogni uomo. Dalla croce Gesù vede se stesso medico di ogni uomo. Versa il suo sangue per ogni uomo. Questo è il pensiero di Cristo dal quale Paolo parla. Lui vive la sua missione dal cuore di Cristo sulla croce. Lui è crocifisso fisicamente e misticamente in Cristo, dal cuore di Cristo può parlare.
Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Scribi e farisei non sono sulla croce, non parlano dalla croce, non vivono una croce di salvezza. Loro sono crocifissori, non Crocifissi per amore. Non possono comprendere Cristo Gesù. Essi parlano, giudicano, vedono da una prospettiva diversa. Vedono dal peccato, dalla menzogna, dalla falsità diabolica e satanica. Gesù vede dalla croce sulla quale il Padre lo ha issato fin da sempre, perché versasse il sangue in espiazione del peccato del mondo. O vediamo il mondo da Crocifissi misticamente e fisicamente con Cristo, nel suo cuore, dalla croce, oppure saremo incapaci di produrre salvezza. Non abbiamo il pensiero di Cristo, ci mancano i suoi occhi da Crocifisso per vedere l’uomo.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, innalzateci sulla croce di Gesù.