Guarda di non dire niente a nessuno
14 GENNAIO (Mc 1,40-45)
Il dettaglio sul silenzio che Gesù impone al lebbroso perché non divulghi quanto Gesù gli aveva fatto, merita una attenta riflessione. Ci lasceremo aiutare dal Libro di Tobia.
Fece dunque venire l’angelo e gli disse: «Prendi come tuo compenso la metà di tutti i beni che hai riportato e va’ in pace». Allora Raffaele li chiamò tutti e due in disparte e disse loro: «Benedite Dio e proclamate davanti a tutti i viventi il bene che vi ha fatto, perché sia benedetto e celebrato il suo nome. Fate conoscere a tutti gli uomini le opere di Dio, come è giusto, e non esitate a ringraziarlo. È bene tenere nascosto il segreto del re, ma è motivo di onore manifestare e lodare le opere di Dio. Fate ciò che è bene e non vi colpirà alcun male. È meglio la preghiera con il digiuno e l’elemosina con la giustizia, che la ricchezza con l’ingiustizia. Meglio praticare l’elemosina che accumulare oro. L’elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato. Coloro che fanno l’elemosina godranno lunga vita. Coloro che commettono il peccato e l’ingiustizia sono nemici di se stessi. Voglio dirvi tutta la verità, senza nulla nascondervi: vi ho già insegnato che è bene nascondere il segreto del re, mentre è motivo d’onore manifestare le opere di Dio. Ebbene, quando tu e Sara eravate in preghiera, io presentavo l’attestato della vostra preghiera davanti alla gloria del Signore. Così anche quando tu seppellivi i morti. Quando poi tu non hai esitato ad alzarti e ad abbandonare il tuo pranzo e sei andato a seppellire quel morto, allora io sono stato inviato per metterti alla prova. Ma, al tempo stesso, Dio mi ha inviato per guarire te e Sara, tua nuora. Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti a entrare alla presenza della gloria del Signore» (Tb 12,5-15).
Se le opere di Dio vanno fatte conoscere ad ogni uomo, perché è dalle opere che si conosce il Signore e a Lui si può innalzare un inno di ringraziamento, di lode, benedizione, perché impone il silenzio sulle sue opere che sono opere di Dio? Se attraverso i segni, come rivela l’Evangelista Giovanni, si giunge alla più pura fede in Cristo Gesù, Figlio di Dio e per questa fede si ottiene la vita eterna, perché Gesù stesso impone il silenzio? Quale verità racchiude questo suo comando? Gesù è persona sommamente, divinamente saggia e prudente, conosce il cuore dell’uomo. Sa che la divulgazione di certi miracoli potrebbe compromettere la vera opera di Dio che non è quella di salvare dalla lebbra del corpo, ma da quella dell’anima.
Gesù non può permettere che lui venga cercato secondo falsità, non verità, non luce, non santità, non perfetta finalità. La sua misericordia deve compiere il miracolo. La sua verità vuole che si taccia. Mai dovrà essere l’uomo a stabilire quali miracoli Gesù dovrà fare. Dovrà essere sempre il Padre a indicargli solo quelli che sono necessari all’accoglienza della sua verità e a far nascere la più pura fede nella sua persona e nella sua missione. Cristo Gesù dovrà essere sempre dal Padre, mai potrà essere dalla gente, dal suo cuore e neanche dalla sua misericordia. È il Padre che sempre dovrà muovere e governare le opere di Gesù Signore. Per questo è imposto il silenzio.
Venne da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
L’uomo non è pieno di Spirito Santo, non è condotto dalla verità, non ama Cristo Gesù e per questo non rispetta il suo comando. Se ne va per i villaggi e le città a divulgare quanto Gesù ha fatto per lui. Questa divulgazione del miracolo obbliga Gesù a raddoppiare la sua prudenza. Addirittura si vede impedito, ostacolato nello svolgimento bene ordinato della sua missione. Egli spegne il fuoco di ogni falsa ricerca di Lui, rimanendo fuori, in luoghi deserti. Gesù va cercato non per cose immanenti, ma perché Lui è la via che conduce al Padre, la verità che ci fa liberi, la vita che libera dalla morte, la luce che illumina la via sulla quale camminare per raggiungere la vita.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci Cristo via, verità, vita.