Proclamando il Vangelo di Dio
11 GENNAIO (Mc 1,14-20)
L’Evangelista Marco ha una infinita cura dei più piccoli dettagli. È in essi che si rivela tutta la potenza, la verità, la santità, la bellezza di Cristo Gesù. Oggi ci offre un dettaglio che apparentemente potrebbe sembrare inutile. Egli dice che Gesù andò nella Galilea, proclamando il Vangelo di Dio. Ma il Vangelo di Gesù non è automaticamente Vangelo di Dio ? No. Potrebbe essere anche Vangelo suo, Parola sua, volontà sua, annunzio proveniente dal suo cuore. Invece gli Evangelisti, ognuno secondo sue specifiche vie, attestano e rivelano la medesima verità. Giovanni dice la stessa cosa di Gesù all’inizio e alla fine della vita pubblica. Cristo Signore è questa verità.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato (Gv 1,14-18).
Gesù allora esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me» (Gv 12,44-50).
Quanto l’Evangelista Marco dice di Gesù dovrà essere sempre detto di ogni papa, cardinale, vescovo, presbitero, diacono, cresimato, battezzato. La sua Parola sempre dovrà essere Vangelo di Dio, verità di Dio, volontà di Dio, invito di Dio, desiderio di Dio. Questo esige, implica, impone, obbliga a che ogni discepolo di Gesù viva in una intensissima comunione di ascolto, guida, luce, verità dello Spirito Santo, poiché solo Lui conosce il Vangelo di Dio e solo Lui lo può rivelare al nostro spirito. Se i cuori non ascoltano dalle nostre labbra il Vangelo di Dio, lo Spirito Santo non entra in essi e non può toccarli, perché si convertano e credano nella Parola che noi annunziamo ad essi.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Anche la chiamata deve essere Vangelo di Dio, volontà di Dio, desiderio di Dio. Lo Spirito Santo manifesta a Gesù qual è la volontà di Dio su degli uomini che sono intenti a curare i loro strumenti di lavoro. Gesù la comunica loro ed essi lasciano tutto e lo seguono. Si lasciano fare da Lui pescatori di uomini. Tutto in Gesù è dal cuore del padre. Tutto nella Chiesa deve essere dal cuore di Cristo. Come Cristo Gesù mai si è distaccato dal cuore del Padre, così la Chiesa in ogni suo figlio mai si deve distaccare dal cuore di Cristo. Essa sarà vera Chiesa di Dio finché dimora nel cuore del Figlio. Qualora dovesse distaccarsi dal cuore del Figlio, diventerebbe una congregazione di uomini che si mettono insieme per realizzare ognuno un suo fine particolare. Non si realizza più il fine voluto dal Padre, perché esso lo si trova nel cuore di Cristo e si realizza per mezzo dello Spirito di Cristo. Gesù ha un solo obbligo: dimorare nel cuore del Padre. Anche la Chiesa ha un solo obbligo: essere nel cuore di Gesù.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, inchiodateci nel cuore di Cristo.