E il Verbo si fece carne
3 GENNAIO (Gv 1,1-18)
l Prologo del Vangelo secondo Giovanni è il sigillo posto dallo Spirito Santo a tutta la rivelazione sia dell’Antico che del Nuovo Testamento. Esso dona il principio di esegesi e di ermeneutica alla Legge, ai Profeti, ai Salmi, ai Vangeli, a Paolo, alla Lettera agli Ebrei, a Giacomo, a Pietro, a Giuda, allo stesso Giovanni con le sue tre Lettere e l’Apocalisse. Leggiamo due Salmi e comprenderemo il valore di questo sigillo divino.
Perché le genti sono in tumulto e i popoli cospirano invano? Insorgono i re della terra e i prìncipi congiurano insieme contro il Signore e il suo consacrato: «Spezziamo le loro catene, gettiamo via da noi il loro giogo!». Ride colui che sta nei cieli, il Signore si fa beffe di loro. Egli parla nella sua ira, li spaventa con la sua collera: «Io stesso ho stabilito il mio sovrano sul Sion, mia santa montagna». Voglio annunciare il decreto del Signore. Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato. Chiedimi e ti darò in eredità le genti e in tuo dominio le terre più lontane. Le spezzerai con scettro di ferro, come vaso di argilla le frantumerai». E ora siate saggi, o sovrani; lasciatevi correggere, o giudici della terra; servite il Signore con timore e rallegratevi con tremore. Imparate la disciplina, perché non si adiri e voi perdiate la via: in un attimo divampa la sua ira. Beato chi in lui si rifugia (Sal 2,1-12).
Oracolo del Signore al mio signore: «Siedi alla mia destra finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi». Lo scettro del tuo potere stende il Signore da Sion: domina in mezzo ai tuoi nemici! A te il principato nel giorno della tua potenza tra santi splendori; dal seno dell’aurora, come rugiada, io ti ho generato. Il Signore ha giurato e non si pente: «Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchìsedek». Il Signore è alla tua destra! Egli abbatterà i re nel giorno della sua ira, sarà giudice fra le genti, ammucchierà cadaveri, abbatterà teste su vasta terra; lungo il cammino si disseta al torrente, perciò solleva alta la testa (Sal 110 (109) 1-7).
Leggendo questi Salmi, poiché si parla del Messia, si potrebbe pensare ad una “generazione morale, spirituale, di adozione”. Leggendo il Prologo di Giovanni, la generazione è eterna, prima del tempo. Nulla esisteva e il Figlio esisteva. Nulla era stato ancora fatto e tutto è stato fatto per mezzo di Lui. Il Figlio non è per adozione, ma per generazione eterna. I Salmi ricevono la loro verità. Quanti li leggono senza il Prologo non hanno la verità sostanziale del Messia, possiedono una verità morale, che è ben misera. È niente di fronte alla verità sostanziale. Il Prologo fa la differenza.
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
Il prologo fa la differenza sostanziale anche con Mosè, il profeta più grande secondo l’Antico Testamento. Mosè ha dato semplicemente la Legge. Non ha dato la grazia e la verità. Non ha fatto gli uomini verità. Non li ha ricolmati di Dio. Non li ha fatti figli di adozione in Lui. Anche questa differenza va gridata. È il Verbo Incarnato e i suoi doni di grazia e lo Spirito Santo che fanno ogni differenza. È il Verbo la differenza di Dio.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la verità di Cristo Gesù.