I quali dicono che non c’è risurrezione

I sadducei sono senza Scrittura. Quella parte che usano, la usano anche male perché sono privi di ogni sana razionalità. Essendo senza alcuna verità né rivelata e né frutto della mente. Attraverso la quale si può giungere al possesso di verità elementari, primarie, da cui poi elevarsi a poco a poco a verità più grandi, vivono in un grande mare di ignoranza colpevole, perché frutto della loro stoltezza e insipienza. All’ignoranza aggiungono la malizia e la perversità nel voler ad ogni costo distruggere la fede dei semplici e dei piccoli. Per dare vigore alla negazione della risurrezione vogliono anche mettere in difficoltà Gesù, sottoponendogli un caso, per loro impossibile da risolvere. A loro giudizio, anche Gesù avrebbe dovuto convenire con essi che non vi è risurrezione e che tutto finisce con la morte. Ignoranza, stoltezza, perversità, volontà satanica di usare anche Cristo perché dia forza alle loro insensate conclusioni.

Dinanzi ad un castello di stoltezza e insipienza è sufficiente introdurre anche una piccolissima verità e tutto l’edificio crolla. È bastato a Cristo Gesù proferire una semplicissima verità – che la risurrezione trasforma il corpo in spirito e rende i risorti simile agli Angeli di Dio – perché il loro torrione di menzogne si sgretolasse in un sol colpo. Gesù è chiaro nella sua argomentazione: le cose della terra appartengono alla terra. Mai le cose di quaggiù possono essere prese come verità per attestare le cose di lassù. Mai ciò che è impossibile quaggiù diviene impossibile lassù. Perché lassù non vi è alcuna trasposizione delle cose della terra. Lassù vi è un’altra vita. Qui è il regno del corpo, lì è il regno dello spirito: Qui è il tempo della materia, lì è l’eternità della luce. Tra un corpo di materia e un corpo di spirito non è alcun punto di paragone. Lo sviluppo razionale è tra due uguali, ma vi potrà essere sviluppo razionale tra due disuguali.

Purtroppo la “genia” o la “razza” dei sadducei non si è estinta. Essa è simile al camaleonte. Assume sempre nuovi colori e nuove manifestazioni. Ma oggi i “sadducei” sono molto più numerosi degli scribi e dei farisei. Possiamo affermare che scribi e farisei di un tempo si sono trasformati tutti i sadducei ben mimetizzati e nascosti, così da rendersi invisibili. Da che cosa li si scopre all’istante e cade ogni loro mimetizzazione? Dall’uso che fanno della razionalità. Molti sadducei si servono del regno animale per sostenere che l’omosessualità è naturale anche tra gli uomini. Passano da una natura animale, ad una natura spirituale, razionale, volitiva, che ha per vocazione quella di dominare ogni istinto della loro natura e portarlo nell’ordine della loro creazione. Questo è solo per dare un piccolissimo esempio di come i sadducei sanno argomentare passando da un odine ad un altro. Anche nella religione, nella fede accade la stessa cosa. Si prende una parola, una verità e con essa si afferma una seconda verità, la quale a sua volta distrugge tutte le altre. Si prende ad esempio la misericordia di Dio, la si legge e la si interpreta in modo profano, non divino, non secondo lo Spirito Santo, e con essa si distrugge tutta la redenzione soggettiva necessaria per essere salvati oggi e nell’eternità.

Gli si avvicinarono alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui» (Lc 20,27-38).

Oggi la “verità” dei sadducei ha distrutto Cristo, lo Spirito Santo, la Chiesa, i suoi Sacramenti, il Vangelo, tutto il Nuovo Testamento, tutta la Scrittura, la Tradizione, il Magistero, duemila anni di pensiero teologico, ascetico, mistico, morale. I moderni sadducei, affermando che la Scrittura non è più punto di riferimento per sostenere alcuna verità umana, hanno annientato ogni possibilità di un punto di incontro nella discussione teologia. La moderna Torre di Babele che regna in teologia, nella quale ognuno suona la sua “tromba” in disaccordo con le “trombe” degli altri, è il frutto delle astute e mimetizzate teorie dei sadducei, che sanno bene come vendere la loro merce, ingannando anche cuori che non dovrebbero essere ingannati. Eppure essi sono riusciti a ingannare molte menti e molti cuori! Ci si può liberare da questi camaleonti che sempre aggiungono nuovi argomenti per confondere piccoli e semplici e anche dotti e colti? La via per non cadere nelle loro falsità è una sola: cementarsi nella verità rivelata e rimanere saldi in essa per tutti i giorni della nostra vita. Solo la Parola di Gesù è vera. È la sola via di salvezza.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, liberateci dal lievito dei sadducei.