A CAUSA DELLA SPERANZA D’ISRAELE

SABATO 30 MAGGIO (At 28,16-20.30-31)

La speranza d’Israele è il compimento della Parola del Signore detta ad Abramo e cioè la benedizione di tutte le genti nella sua discendenza: “L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce»” (Gen 22,15-18). La speranza d’Israele è anche e soprattutto del Re promesso, del Principe della pace: “Ma la caligine sarà dissipata, poiché non ci sarà più oscurità dove ora è angoscia. In passato umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti. Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Madian. Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso di sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco. Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre. Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti” (Is 8,22-9,6). Se la speranza d’Israele si è compiuta, perché molti figli di Abramo non hanno creduto nel suo compimento? Non hanno creduto perché la fede nasce dalla fede, la verità dalla verità. Molti capi del popolo si sono schierati contro Gesù Signore, fino a chiedere la sua crocifissione. Per causa di uno nasce la fede in molti. Per causa di uno muore la vera fede in un popolo.

Arrivati a Roma, fu concesso a Paolo di abitare per conto suo con un soldato di guardia. Dopo tre giorni, egli fece chiamare i notabili dei Giudei e, quando giunsero, disse loro: «Fratelli, senza aver fatto nulla contro il mio popolo o contro le usanze dei padri, sono stato arrestato a Gerusalemme e consegnato nelle mani dei Romani. Questi, dopo avermi interrogato, volevano rimettermi in libertà, non avendo trovato in me alcuna colpa degna di morte. Ma poiché i Giudei si opponevano, sono stato costretto ad appellarmi a Cesare, senza intendere, con questo, muovere accuse contro la mia gente. Ecco perché vi ho chiamati: per vedervi e parlarvi, poiché è a causa della speranza d’Israele che io sono legato da questa catena». Paolo trascorse due anni interi nella casa che aveva preso in affitto e accoglieva tutti quelli che venivano da lui, annunciando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento.

La speranza d’Israele è il Re dal regno eterno promesso a Davide. Egli secondo il profeta nascerà a Betlemme: “E tu, Betlemme di Èfrata, così piccola per essere fra i villaggi di Giuda, da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall’antichità, dai giorni più remoti. Perciò Dio li metterà in potere altrui fino a quando partorirà colei che deve partorire; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d’Israele. Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore, suo Dio. Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande fino agli estremi confini della terra. Egli stesso sarà la pace!” (Mi 5,1-4). Per uno la fede nasce e per uno la fede muore. Oggi la fede vera in Cristo Gesù sta morendo a causa di una falsa antropologia, escatologia, cristologia inventate da una, al massimo due persone e da esse diffuse nei cuori con rapidità più alta di una pandemia. Storditi da una falsa e ingannevole misericordia, tutti hanno creduto in quelle nefaste teorie. Oggi c’è un popolo senza verità. Si è persa la speranza cristiana. Che il Signore mandi qualche persona, come Paolo, che voglia vivere e morire per risvegliare questa speranza.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che la speranza cristiana si risvegli in molti cuori.