Fate discepoli tutti i popoli

DOMENICA – ASCENSIONE – 24 MAGGIO (Mt 28,16-20)

Con il mistero della gloriosa ascensione di Gesù in cielo in corpo e anima, finisce la missione visibile di Cristo Gesù. Inizia ora la sua missione invisibile. Essa è fatta dalla presenza invisibile della sua Persona, per mezzo della quale opera il Padre, nello Spirito, e dalla presenza visibile del suo corpo, che è la Chiesa, nella quale sempre opera il Padre, per mezzo dello Spirito Santo. Dicendo Gesù ai suoi discepoli: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”, significa che il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo saranno con i discepoli, se discepoli saranno in Cristo Gesù. Come saranno in Cristo Gesù? Allo stesso modo che Cristo Gesù è nel Padre, nell’unità e nella comunione dello Spirito Santo. Cristo Gesù è nel Padre per natura e per volontà. Anche il discepolo dovrà rimanere in Cristo per natura – lui è con Cristo un solo corpo per opera dello Spirito Santo – e per volontà – obbedendo ad ogni Parola di Gesù Signore, per mozione e guida dello Spirito Santo. Se il discepolo si separa dalla grazia e dalla verità di Cristo Gesù, lui sarà solo, terribilmente solo, e nessuna missione di salvezza potrà compiersi per lui. L’opera della salvezza si compie per lui, se si compie in lui. Si compie in lui, se lui vive nell’amore del Padre, nella grazia di Cristo Gesù, nella comunione dello Spirito Santo. Verità eterna e immodificabile.

Ma in cosa consiste la missione che i discepoli dovranno compiere? Consiste essenzialmente in quattro comandi da osservare. Si noti bene. Non si tratta né di consigli, né di modalità lasciate alla loro libera volontà, intelligenza, formazione, o altro. Al comando va prestata obbedienza perfetta sempre. Se obbediscono compiono la missione, se non obbediscono, vanno nel mondo solo per agitare il vento o per giocare con la polvere. Possono anche non credere, per assurdo. Ma devono obbedire. La vita di Gesù è stata obbedienza ad ogni comando del Padre. La vita degli Apostoli dovrà essere obbedienza ad ogni comando di Cristo Gesù. Anche perché il quarto comando dato loro da Gesù ordina che essi insegnino a quanti diventeranno discepoli come si vive ogni Parola detta dal loro Maestro e Signore. Diviene impossibile insegnare ai discepoli, se i primi tre comandi non vengono osservati. I discepoli neanche esistono, perché da essi non sono stati fatti. Il primo comando vuole che i discepoli vadano nel mondo, in ogni luogo e angolo della terra. Andare è comando. Fermarsi è disobbedienza. Chi va, obbedisce. Chi non va, disobbedisce, Con questa prima disobbedienza, ogni altro comando cade, muore. Non si potrà obbedire.

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Il secondo comando ordina che si facciano discepoli di Gesù tutti i popoli, nessuno escluso. Dinanzi ad un comando di Gesù non vi sono ragioni né di ordine filosofico, né teologico, né psicologico, né antropologico, né altra natura che possono annullare l’ordine ricevuto. Fare discepoli, sempre però secondo le regole del Vangelo, mai secondo regole umane, è comando. L’uomo però potrà rifiutarsi di divenire discepolo. In questo caso l’apostolo non è più responsabile della sua perdizione eterna. Il terzo comando vuole che ognuno che accoglie il Vangelo sia battezzato nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Professori, Maestri, Dottori, Apostoli, Profeti, Evangelisti, Ministri della Parola, ogni altro discepolo di Gesù deve sapere che questi comandi obbligano in eterno e per sempre. Il comando non è il frutto della nostra mente. Non è una elaborazione del nostro cuore. Il comando è ordine. L’ordine va eseguito. È vero tradimento del Vangelo negare questi tre comandi. Anche perché c’è anche il quarto che chiede di insegnare ai discepoli come si vive il Vangelo. Come si potrà insegnare a vivere il Vangelo e a chi, se i primi tre comandi vengono disattesi? Se oggi la missione è fortemente in crisi è a motivo della disobbedienza a questi quattro comandi del Signore. Non si fanno discepoli. Non si battezza. Non si insegna.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che ogni cristiano obbedisca ad ogni Parola di Gesù.