Perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio

La verità di Dio, di Cristo, dello Spirito Santo, della Chiesa, della grazia, dei ministri sacri, dei fedeli laici, ha bisogno di essere aiutata perché entri nei cuori di tutti. Senza questo aiuto la verità rimane nei cieli e non sulla terra, rimane verità senza alcuna incarnazione nei cuori. Ogni cristiano deve essere come il seno purissimo della Vergine Maria. Chi è la Vergine Maria? Colei che ha aiutato la verità del Padre, che è il suo Amore Eterno, il suo Eterno Figlio, il suo Unigenito da Lui generato nell’oggi dell’eternità, perché si facesse carne, si facesse sangue, per farsi nutrimento concreto dell’uomo attraverso il sacramento dell’Eucaristia. Chi sono gli Apostolo del Signore? Coloro che devono aiutare l’amore crocifisso di Gesù perché diventi grazia, verità, luce capace di trasformare il mondo. Chi è il fedele laico in Cristo e per Cristo? Colui che dona il suo cuore a Cristo, perché Cristo dal suo cuore attragga tutti al suo corpo che è la Chiesa, perché divenendo Chiesa, divengano suo vero corpo, e così la sua missione possa portare frutti di vita eterna sulla nostra terra. Se nella Chiesa, ognuno secondo la sua responsabilità di sacramento, missione, carisma, vocazione, non aiuta il Padre celeste, donandogli il suo cuore, Cristo mai diventerà carne, mai darà la sua grazia e mai la sua verità, mai potrà salvare una sola anima. Gli manca quel seno santo nel quale, per opera dello Spirito di Dio, sempre dovrà divenire verità e grazia incarnata, verità che abita sulla nostra terra e non rimane verità e grazia che abitano nei cieli santi. Ma il cristiano oggi ha compreso qual è la sua missione, la sua responsabilità, cosa il Signore gli chiede? Sa che senza il suo cuore, in tutto simile al seno della Vergine Maria, Cristo non potrà salvare nessun uomo? Sa che senza il dono del suo cuore a Lui, l’umanità rimane esclusa dalle sorgenti eterne della vita?

Oggi si ha l’impressione – ma è solo impressione o anche triste realtà? – che i figli della Chiesa stiano rovinosamente scivolando nel più profondo abisso dell’immanenza, dimenticando del tutto la trascendenza. Stiamo tutti trascurando che Cristo Signore chiede il nostro cuore perché possa prendere vita in esso e da esso servire l’uomo secondo la volontà eterna del Padre. Dal più profondo dell’immanenza Cristo viene totalmente ignorato e ci si occupa delle cose della terra. Così i figli della Chiesa, chiamati ad essere “purissimo seno di Cristo”, si fanno “seno dell’uomo per l’uomo”. Quando questo avviene, Cristo non è più aiutato dal cristiano e Lui non può vivere la sua missione. Senza il seno della Vergine Maria, Gesù non si può incarnare. Senza il seno del cristiano. non può operare né salvezza e né redenzione. Il Padre non può amare l’uomo con il suo Amore Eterno che è il Figlio suo. Il cristiano non è più seno del Padre, posto interamente a servizio di Gesù Signore. Lavoriamo noi, non opera Cristo Gesù. Ma noi non siamo salvatori, non siamo redentori. Solo Cristo è il Redentore e il Salvatore.

Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio» (Gv 3,16-21).

Si può invertire questo processo dalla trascendenza all’immanenza? Possiamo noi risalire il baratro dell’immanenze per giungere alle supreme altezze della trascendenza? Possiamo, in altre parole, divenire seno purissimo di Cristo Gesù, perché Lui possa oggi e sempre redimere, salvezza, operare giustizia e santità in ogni cuore? La risposta oggi non può più avvenire a livello di moltitudine, di tutto il popolo di Dio. Può avvenire solo a livello personale. Possiamo applicare al cristiano quanto Gesù dice ai suoi apostoli nel Cenacolo: “Poi disse loro: «Quando vi ho mandato senza borsa, né sacca, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla». Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così chi ha una sacca; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perché io vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra gli empi. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo compimento». Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma egli disse: «Basta!»” (Lc 22,35-38). Oggi non è più il tempo delle grandi masse. Oggi è invece il tempo in cui ogni singolo discepolo di Gesù deve decidere lui di essere seno di Cristo, facendosi modello per ogni altro discepolo. Nulla si può chiedere agli altri. Tutto invece si deve donare. Gesù diede tutto ai suoi discepoli. In nulla si è risparmiato. Dal suo dono tutto poi è nato. Così è stato per la Vergine Maria. Lei ha dato il suo seno a Cristo. Ogni altra cosa è seguita. Così hanno fatto i santi. Hanno dato il loro seno a Cristo, Cristo in loro ha preso vita, ogni altra cosa è seguita. Oggi è chiamato in causa il singolo discepolo di Gesù. Egli deve decidere di consegnare il suo cuore a Cristo. Lo consegna, poi ogni altra cosa segue. Non deve interessarsi se il mondo crede, non crede, ama, non ama, spera, non spera, vuole, non vuole. Deve solo impegnare tutto se stesso a dare il cuore a Cristo Signore per tutti i giorni della sua vita,

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, aiutateci a dare il cuore a Cristo Gesù.