Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me
Comprendiamo quanto Gesù insegna oggi ai Giudei, leggendo un brano della Storia Antica. Mosè riceve dal Signore l’ordine di costruire la Tenda del Convegno, l’arca, l’altare, le vesti sacerdotali, ogni altra cosa attinente alla Tenda. Nulla deve essere dal cuore di Mosè o degli artisti, ma tutto deve essere realizzazione del modello di ogni cosa che il Signore aveva mostrato a lui sul monte. Sulla terra vi doveva essere una “copia perfetta” della Tenda del cielo.
“… Farai le sue sette lampade: vi si collocheranno sopra in modo da illuminare lo spazio davanti ad esso. I suoi smoccolatoi e i suoi portacenere saranno d’oro puro. Lo si farà con un talento di oro puro, esso con tutti i suoi accessori. Guarda ed esegui secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte (Es 25,37-40). “… La traversa mediana, a mezza altezza delle assi, le attraverserà da una estremità all’altra. Rivestirai d’oro le assi, farai in oro i loro anelli, che serviranno per inserire le traverse, e rivestirai d’oro anche le traverse. Costruirai la Dimora secondo la disposizione che ti è stata mostrata sul monte (Es 26,28-30). “… Farai per esso una graticola di bronzo, lavorato in forma di rete, e farai sulla rete quattro anelli di bronzo alle sue quattro estremità. La porrai sotto la cornice dell’altare, in basso: la rete arriverà a metà dell’altezza dell’altare. Farai anche stanghe per l’altare: saranno stanghe di legno di acacia e le rivestirai di bronzo. Si introdurranno queste stanghe negli anelli e le stanghe saranno sui due lati dell’altare quando lo si trasporta. Lo farai di tavole, vuoto nell’interno: lo faranno come ti fu mostrato sul monte (Es 27,4-8).
La stessa cosa vale per Gesù. Il Padre scrive per il Figlio suo, il suo Cristo, un intero Antico Testamento, fatto di profezie, oracoli, promesse. Descrive in ogni suo particolare la vita del suo Messia. Nulla viene tralasciato. Nulla è lasciato al cuore, alla mente, al desiderio del Figlio suo perché lo realizzi o lo esegua partendo dalla sua sapienza e intelligenza, anche se divina ed eterna. Tutto in Lui dovrà essere perfetta esecuzione di ogni Parola del Padre. Il Figlio di Dio viene e dal primo istante del suo concepimento dona piena attuazione ad ogni Parola del Padre, che non è segreta o nascosta, ma scritta per Lui a iniziare dalla prima discesa di Dio nella storia dell’uomo dopo il suo peccato nel Giardino dell’Eden. Abbiamo il progetto e la sua realizzazione. Abbiamo la Parola e il suo compimento o attuazione. Abbiamo gli oracoli che sono uno dopo l’altro trasformati in vita da Gesù Signore. La conclusione dovrà essere logica, razionale, quasi scientifica: Se tutto il modello di Dio scritto e descritto nella Scrittura si compie in Gesù e in nessun altro uomo, allora è giusto concludere che Gesù è il Cristo di Dio. È una conclusione non di fede, ma di scienza. Un architetto traccia un progetto. Le maestranze lo realizzano. Non è per fede che si constata la conformazione del progetto alla realizzazione, ma per scienza, per confronto, per visione. Se ogni più piccolo particolare del progetto si trova nella realizzazione, per logica di scienza e di constatazione visiva, si deve concludere che quanto realizzato corrisponde al modello o al progetto. La fede segue dopo. Si fa proprio il progetto.
Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio? Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?» (Gv 5,41-47).
Gesù viene. Realizza con la sua vita ogni Parola di Dio. Dona compimento ad ogni oracolo e ogni profezia. Uno può prendere ogni Parola dell’Antico Testamento, constaterà che in Cristo essa ha ricevuto pieno adempimento e realizzazione. Dio non deve più fare nulla per noi. Ha scritto il progetto o il mistero della salvezza e Cristo gli ha dato pieno adempimento o realizzazione. Chi crede che il progetto di Dio è solo quello della Scrittura, potrà pervenire alla logica conclusione che Gesù è il suo Attuatore o Realizzatore. Chi invece non crede nella Parola Antica di Dio, mai potrà giungere ad una conclusione logica, scientifica, razionale. Gesù lo dice con divina chiarezza ai Giudei: Voi non credete in Mosè, cioè voi non credete nella Parola Antica di Dio. Voi siete senza il modello. Essendo senza il progetto da realizzare, qualsiasi progetto non conforme al vostro cuore, da voi sarà dichiarato falso. Non però perché non è conforme al progetto di Dio, ma perché non corrisponde al vostro cuore. È questo il vero problema di ieri e di oggi. Quando il progetto di Dio viene abolito come unico e solo progetto da realizzare, ma anche come unico e solo progetto con il quale confrontarci, entriamo nella liquidità dei cuori. Anche oggi. Poiché Cristo e il suo Vangelo non sono più il nostro unico progetto cui dare vita e realizzazione, su cosa possiamo confrontarci? Sul nulla, sul vuoto, sulla liquidità dei cuori. Sappiamo che ciò che è liquido assume qualsiasi forma. Se la Scrittura è liquida, Cristo è liquido, il suo Vangelo è liquido, i suoi sacramenti sono liquidi, la sua Chiesa è liquida, su quale progetto possiamo confrontare la verità del nostro essere discepoli di Gesù?
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, liberateci da ogni liquidità spirituale.