IO TI RENDERÒ LUCE DELLE NAZIONI

MARTEDÌ 7 APRILE (Is 49,1-6)

Dio è luce eterna. Il Messia viene per manifestare, rivelare, donare per partecipazione in Lui, con Lui, per Lui della divina natura, la luce eterna che è il Padre. È questa la missione del Cristo di Dio: riportare l’uomo nella sua verità creata, rigenerandolo e ricreandolo nello Spirito Santo, in un modo ancora più mirabile. Il Messia potrà fare questo se perennemente assistito dallo Spirito del Signore. Lo Spirito non solo è dato da Dio, a Dio sempre lo si deve chiedere. Lo Spirito va sempre ravvivato con preghiera ininterrotta e con purissima obbedienza a Lui: “O Dio, affida al re il tuo diritto, al figlio di re la tua giustizia; egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia e i tuoi poveri secondo il diritto. Le montagne portino pace al popolo e le colline giustizia. Ai poveri del popolo renda giustizia, salvi i figli del misero e abbatta l’oppressore. Ti faccia durare quanto il sole, come la luna, di generazione in generazione. Scenda come pioggia sull’erba, come acqua che irrora la terra. Nei suoi giorni fiorisca il giusto e abbondi la pace, finché non si spenga la luna. E dòmini da mare a mare, dal fiume sino ai confini della terra. A lui si pieghino le tribù del deserto, mordano la polvere i suoi nemici. I re di Tarsis e delle isole portino tributi, i re di Saba e di Seba offrano doni.

Tutti i re si prostrino a lui, lo servano tutte le genti. Perché egli libererà il misero che invoca e il povero che non trova aiuto. Abbia pietà del debole e del misero e salvi la vita dei miseri. Li riscatti dalla violenza e dal sopruso, sia prezioso ai suoi occhi il loro sangue. Viva e gli sia dato oro di Arabia, si preghi sempre per lui, sia benedetto ogni giorno. Abbondi il frumento nel paese, ondeggi sulle cime dei monti; il suo frutto fiorisca come il Libano, la sua messe come l’erba dei campi. Il suo nome duri in eterno, davanti al sole germogli il suo nome. In lui siano benedette tutte le stirpi della terra e tutte le genti lo dicano beato. Benedetto il Signore, Dio d’Israele: egli solo compie meraviglie. E benedetto il suo nome glorioso per sempre: della sua gloria sia piena tutta la terra. Amen, amen” (Sal 72 (71) 1-19). Senza l’obbedienza allo Spirito del Signore mai vi potrà essere obbedienza a Dio, perché è lo Spirito la comunione eterna tra la Volontà del Padre e la nostra volontà. Lui ci rivela la volontà del Padre e noi obbediamo ad essa. Chi è senza lo Spirito mai potrà obbedire secondo verità e giustizia. Non conosce la volontà del Padre. Anche se possiede la Legge, manca della verità di essa.

Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome. Ha reso la mia bocca come spada affilata, mi ha nascosto all’ombra della sua mano, mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto nella sua farètra. Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria». Io ho risposto: «Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze. Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio». Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele – poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza –, e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra».

Gesù non si è fatto Lui Cristo di Dio. È il Padre che dall’eternità gli ha manifestato la sua volontà ed è il Figlio che dall’eternità ha accolto e fatto sua la volontà del Padre: “Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: «Ecco, io vengo. Nel rotolo del libro su di me è scritto di fare la tua volontà: mio Dio, questo io desidero; la tua legge è nel mio intimo». Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai. Non ho nascosto la tua giustizia dentro il mio cuore, la tua verità e la tua salvezza ho proclamato. Non ho celato il tuo amore e la tua fedeltà alla grande assemblea” (Sal 40 (39), 7.11). Il Figlio eterno del Padre viene nella carne solo per fare la volontà del Padre, nello Spirito. Lui, nella carne, manifesta e rivela come si vive il mistero della comunione eterna, che è purissima obbedienza alla propria verità. La verità del Figlio è il suo essere eternamente dal Padre. È vivere per il Padre.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che il cristiano viva dalla purezza della sua verità.