Perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna
MARTEDÌ 21 APRILE (Gv 3,7-15)
Dice Gesù: “Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna”. In ogni similitudine e anche in ogni figura, alcune cose sono simili e molte anche dissimili. Cosa c’è di simile e cosa di dissimile tra la figura del serpente e la realtà che è Cristo Gesù? Leggiamo nel Libro dei Numeri: “Gli Israeliti si mossero dal monte Or per la via del Mar Rosso, per aggirare il territorio di Edom. Ma il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero». Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì. Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita” (Num 21,4-9). Di simile c’è il peccato di mormorazione contro Dio e contro Mosè, il morso letale dei serpenti, il rimedio che dona il Signore, lo sguardo di fede per essere guariti e per non morire.
Di dissimile c’è prima di tutto il peccato, che è disobbedienza ad ogni comando del Signore, e che si consuma nell’universale idolatria e immoralità. C’è Cristo Gesù che dovrà essere innalzato sulla croce e su di essa morire. C’è la conversione e l’abbandono di ogni disobbedienza, idolatria immoralità per essere guariti. C’è lo sguardo di fede che si compie per la predicazione del Vangelo della vita e divenendo, per mezzo del battesimo, corpo di Cristo per vivere con Cristo, in Cristo, per Cristo sempre animati e mossi dallo Spirito Santo. Non solo si deve guardare Cristo, ma con Cristo si deve divenire una cosa sola, una sola vita e una sola missione. Ancora. La carne di Cristo va mangiata per vivere per Lui. Il suo Sangue va bevuto come vero antidoto per non peccare mai più in eterno. Crede in Cristo chi diviene una cosa sola con Lui, allo stesso modo che Lui e il Padre sono una cosa sola. È grande il mistero.
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
Se la vita è nella fede in Cristo, se chi non crede rimane nella morte, perché oggi molti discepoli di Gesù affermano che la fede in Cristo non è necessaria per avere la salvezza e che tutti senza Cristo sono salvati? Possiamo noi ingannare il mondo intero, lasciandolo nella morte per sempre, a motivo della nostra ignavia e accidia missionaria e stoltezza e insipienza nel comprendere la Parola di Gesù? Non si può leggere il Vangelo dall’ambone e poi affermare il contrario dalle cattedre e da ogni altro luogo in cui si insegna la dottrina cristiana. L’Apostolo, il ministro della Parola, non sono stati mandati nel mondo da Cristo Gesù per dire, annunziare, insegnare i loro pensieri, ma solo il pensiero di Cristo Gesù. Non però un pensiero immaginato, ma la Parola del Vangelo, secondo la verità posta in esso dallo Spirito Santo e alla quale Lui sempre conduce. È giusto dire che oggi vi è forte, anzi abissale separazione tra il pensiero di Cristo Gesù rivelato e custodito nel Vangelo e quanto pensa la stragrande maggioranza dei suoi discepoli. È come se la mente fosse protetta da un muro di bronzo, che ostacola ogni travaso in essa della luce e della verità dello Spirito Santo.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che il nostro pensiero sia il pensiero di Cristo Gesù.