Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo

Tutto il Vangelo secondo Giovanni è racchiuso nel suo Prologo; “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato” (Cfr, 1,1-18). Gesù non è né un Angelo, né una qualsiasi altra creatura che viene dal cielo, viene da Dio. Lui è lo stesso Dio che discende dal cielo. Discende facendosi carne nel seno della Vergine Maria, divenendo vero uomo. Lui è il Dio che si è fatto uomo. I Giudei non conoscono questa verità. Gesù non chiede loro di credere in questa verità, ma che credano che Lui è realmente mandato da Dio, veramente Lui è la persona sulla quale Dio ha posto il suo sigillo. Gesù chiede che essi credano che Lui è il sigillo che dona verità e pienezza di luce ad ogni altro sigillo di Dio che lo ha preceduto. Invece essi si mettono a mormorare, perché conoscono le sue umili origini che sono dalla terra. Ma tutti gli uomini mandati da Dio nel passato venivano da origini umili, compreso il grande e “idolatrato” loro re Davide. Lui è stato mandato da Dio al suo popolo quando era un umile pastore di pecore. Era talmente umile che il padre non lo ritenne neanche degno di comparire dinanzi alla presenza di Samuele. Credendo in una verità semplice, da essa ci si può aprire a tutte le altre verità, anche le più complesse. Se invece neanche la verità più semplice viene creduta, mai si potrà credere in verità più alte. Dal semplicissimo al complesso. Questa è la regola del Signore che governa il mistero della sua rivelazione. Questa stessa regola dona Gesù a Nicodemo: “Se tu non credi alle cose della terra, di cui ti parlo, e che sono visibili, mai potrai credere alle cose invisibili e celesti”,

Allora i Giudei si misero a mormorare contro di lui perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?». Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: E tutti saranno istruiti da Dio. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo» (Gv 6,41-51).

La fede è anche argomentazione e deduzione, perché vero processo logico. Questo processo logico vale sia sul versante positivo che su quello negativo. Se i Giudei credono che Gesù è il pane disceso dal cielo, in questa prima verità tutte le altre verità possono essere innestate. Se questa verità è negata, tutte le altre verità verranno negate di conseguenza. Oggi si nega una verità evangelica: che la Chiesa di Gesù è stata edificata da Dio sul fondamento visibile di stabilità che è Pietro. “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa”. Se questa verità viene negata, tutte le altre verità che sono legate o dipendenti da essa saranno negate. Se la fede di Pietro non è più necessaria per essere Chiesa di Cristo, allora si può benissimo creare una confederazione di Chiese, ognuna delle quali può vivere la sua fede, la sua verità, la sua morale, la sua grazia, la sua Scrittura. Così anche se si dice che il Vangelo non è più regola e norma della retta fede, tutti i pensieri e tutte le teorie degli uomini, hanno uguale diritto ad esistere. Perché un pensiero è preferibile ad un altro pensiero? Se si aggiunge che Cristo non è il solo, l’unico Salvatore del Mondo, neanche più la Chiesa è necessaria alla salvezza dell’uomo. Le conseguenze al negativo di una sola verità di fede negata sono altamente disastrose. Una sola verità distrugge tutte le altre verità. Gesù non si ferma perché i Giudei negano che Lui è dal Padre, viene da Dio, è il sigillo che sigilla ogni altro precedente sigillo del Padre. Porta a pienezza di verità il suo essere pane. Lui non è solo pane di dottrina, luce, rivelazione, Parola. Lui è pane reale, sostanziale, vero. Il pane che Lui dona è la sua carne per la vita del mondo. Chi mangia realmente, sostanzialmente, veramente la sua carne vive. Chi rifiuta questo cibo, rimane nella morte. Noi siamo nella morte. Il pane che è la carne di Cristo è vero farmaco di vita eterna e di immortalità.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, introduceteci nella pienezza della verità.