Volete andarvene anche voi?
Verità e sequela, verità e discepolato, verità e cristiano devono essere una cosa sola, allo stesso modo che sono una cosa sola verità del Padre e Cristo, volontà del Padre e Cristo, obbedienza al Padre e Cristo, sequela del Padre e morte in croce di Cristo. Se verità e cristiano divengono due cose, separate e distinte, è la fine del cristiano e della verità. La verità non può esistere fuori del cristiano, come non può esistere fuori di Cristo Gesù. Gesù Signore è la verità del Padre. Il cristiano è la verità di Cristo. Se il mondo vede due cose: il cristiano e la verità che lui annunzia, mai crederà in lui, perché la fede è alla verità incarnata.
Non vi è Cristo e la verità. Vi è la verità incarnata in Cristo. Non vi è Cristo e l’Eucaristia. Vi è Cristo che si è fatto Eucaristia. Non vi è Cristo e la Croce. Vi è il Cristo Crocifisso. Non vi è Dio e l’uomo. Vi è Dio che si è fatto uomo. Quanto è avvenuto in Cristo, deve avvenire nel cristiano. Non vi è il cristiano e la verità. Vi è la verità incarnata nel cristiano. Non vi è l’Eucaristia e il cristiano. Vi è il cristiano che ogni giorno si fa Eucaristia per il mondo. Non vi è il cristiano e la croce. Vi è il cristiano che ogni giorno si lascia crocifiggere per amore. Non vi è il cristiano e Cristo. Vi è il cristiano nel quale vive tutto Cristo Signore.
Chi è allora il cristiano? È colui che deve portare questa unità al sommo della sua perfezione, al sommo della verità, al sommo dell’Eucaristia, al sommo della croce, al sommo della conformazione a Cristo. Il suo è un perenne cammino. Esso inizia con il battesimo e mai più si dovrà interrompere. Se non si progredisce, si regredisce. Se non si avanza, si retrocedere. Se si abbandona Cristo Signore, subito si è alla sequela del principe di questo mondo. Se si separa dalla verità, si separa da Cristo. In lui il mondo deve vedere Dio e l’uomo, la verità di Dio e dell’uomo, la santità di Dio e dell’uomo, l’amore di Dio e dell’uomo.
Gesù è l’Eucaristia e l’Eucaristia è Gesù. Non si possono fare due cose. Come Gesù è la Parola, il Vangelo e la Parola, il Vangelo è Gesù. Farne due cose è la più nera delle falsità. Non si può seguire Gesù e rifiutare l’Eucaristia allo stesso modo che non si può essere discepoli di Gesù e negare la verità del Vangelo, della sua Parola. Vangelo, Parola, Eucaristia, Cristo. Discepolo devono essere una cosa sola. Se sono due cose, il discepolo non è vero discepolo di Gesù. Gli manca l’unità che lo fa discepolo. Il discepolo e la Chiesa un solo corpo, non due realtà distinte e contrapposte. Se divengono due cose, nessuno mai crederà nella Chiesa.
Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao. Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Gesù riprese: «Non sono forse io che ho scelto voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!». Parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: costui infatti stava per tradirlo, ed era uno dei Dodici. (Gv 6,59-71).
Nel momento in cui Gesù manifesta l’altissimo mistero del suo corpo e del suo sangue, molti dei suoi discepoli tornano indietro, non lo seguono più, lo abbandonano. Loro vogliono seguire Gesù, ma non la sua Parola, non la sua Verità, non la sua Nuova Legge. Gesù non fa alcuno sconto a se stesso. Si rivolge ai Dodici e a loro chiede esplicitamente se anch’essi sono intenzionati ad andarsene. Chi vuole seguire Lui, necessariamente deve seguire ogni sua Parola. Non è possibile separare Lui e la Parola, Lui e l’Eucaristia, Lui e il suo corpo e il suo sangue. Cristo Gesù va seguito nella sua unità, sempre. La vita è dall’unità.
Gesù non esclude dalla sequela. Detta le regole della vera sequela. I Dodici, poiché ad essi il Signore ha dato il potere di sciogliere e di legare, potestà che va sempre vissuta nella comunione gerarchica con Pietro, spetta l’obbligo di legare alla verità tutti coloro che vogliono essere discepoli del Signore, spetta loro il dovere di scioglierli dal peccato e dalla falsità. Di certo le modalità nell’esercizio di questa potestà cambiano di secolo in secolo, mai però dovrà cambiare l’unità da realizzare tra Parola, Vangelo, Eucaristia, Cristo, Cristiano. Se dell’unità si fanno due cose, più cose, molte cose, Cristo si distrugge. Cristo è unità. Il Cristiano è unità. La Chiesa è unità. L’unità è indivisibile. Verso di essa sempre si deve camminare, essa rinsaldare. Solamente pensare che vi possa essere una qualche divisione è porsi fuori della verità di Gesù.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate dei cristiani e Cristo una cosa sola.