Va’ e d’ora in poi non peccare più
L’ecologia umana è fonte di verità per l’ecologia dell’intero creato. Se l’uomo rovina la sua ecologia, anche l’ecologia del creato viene devastata. Se l’uomo non sa qual è il suo fine, la sua verità, la sua consistenza ontologica, potrà mai conoscere la verità del creato? Tutto inizia e si consuma nella verità o nella falsità dell’uomo. L’uomo di verità porta l’ecologia umana, l’ecologia della sua persona, l’ecologia del creato, nella verità. L’uomo di falsità trascinerà l’ecologia umana, l’ecologia della sua persona, l’ecologia dell’intero creato, nella falsità.
Oggi la prima ecologia da salvare è quella della famiglia. Contro la sana ecologia della famiglia sono insorti tutti i diavoli dell’inferno, i quali si servono di loro ministri, maestri di una falsa scienza, di una stolta sapienza, di una luce che è vera tenebra, per illustrare all’uomo e alla donna che l’amore, il vero amore, è libero da ogni vincolo. Il vincolo non serve all’amore e neanche la stabilità. L’amore è amore finché è amore. Quando non è più amore, mai lo si potrà rendere amore. Crocifiggerlo sul legno secco o verde di un obbligo a nulla serve.
Fino a qualche tempo addietro si professava questa teoria diabolica e infernale. Poiché ancora questa teoria manteneva un qualche margine alla stabilità della famiglia, l’inferno ha tenuto un nuovo concilio ed ha stabilito che la famiglia vada distrutta alla sua stessa fonte, nella sua stessa natura di unione stabile, fedele, casta, perenne, indissolubile tra un uomo e una donna. Dal concilio satanico e infernale è stato redatto una costituzione “dogmatica imperativa”, secondo la quale la famiglia dovrà essere formata non più da un uomo e duna donna, ma da due uomini e da due donne. Questa è la vera famiglia. Tutte le altre sono famiglie obsolete, contro natura. La natura deve essere tolta dalla famiglia. Solo la volontà la deve governare.
Urge costruire l’uomo nella sua verità, che non è dalla volontà, ma dalla natura e la natura non è dall’uomo, ma da Dio. Oggi Satana ha deciso che deve sferrare un attacco contro l’uomo mai registrato prima. Ha deciso un assedio con ogni mezzo contro la roccaforte della sua verità. Ha deciso di annientare la Chiesa come sacramento di verità e di grazia. Ha stabilito di distruggere dalla mente e dal cuore il Dio di Gesù Cristo, offrendo all’uomo un Dio inutile da adorare che si chiama comunemente Dio unico vivo e vero. Anche questo Dio è sua invenzione e sembra funzionare. In realtà anche molti cristiani non parlano più del Dio di Gesù Cristo e di Gesù Cristo Figlio di Dio, ma di questo Dio unico vivo e vero senza volto e senza identità.
Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più» (Gv 8,1-11).
Non è uccidendo la donna che si risolve il problema della vera ecologia umana, della famiglia, dell’uomo. Se la morte fosse la via della redenzione e della salvezza, occorrerebbe un altro diluvio universale. Ma questa volta con l’arca completamente vuota. Gesù insegna al mondo che non vi è nessuno che possa proclamarsi giusto e che possa scagliare la pietra contro gli altri peccatori, uomini e donne, indifferentemente. La via per la costruzione sulla terra della vera ecologia umana è quella del non peccare più. Si perdona per non più peccare. Non si perdona per reiterare e moltiplicare il peccato. La grazia del perdono è anche grazia per non peccare. Se fosse solo grazia di perdono sarebbe totalmente inutile.
L’umanità si salva, si redime con il perdono da parte di Dio e delle persone offese, ma anche con la decisa e ferma volontà di non peccare mai più in eterno. È questa la vera ecologia: perdonare e non peccare, perdonare per non più peccare. Gesù è venuto per togliere il peccato e per dare la grazia dell’impeccabilità agli uomini. Se non attingiamo da Lui l’una e l’altra grazia: del perdono e di non peccare più, mai vi potrà essere vera ecologia. Il peccato è devastazione della stessa natura dell’uomo. Da una natura distrutta, corrotta, immersa nella falsità di se stessa, nessuna ecologia umana potrà mai venire fuori. Manca il soggetto costruttore di essa. Urge convincersene. Dove regna il peccato, ogni ecologia si distrugge.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, otteneteci la grazia di non più peccare.