SE SARETE DOCILI E ASCOLTERETE

MARTEDÌ 10 MARZO (Is 1,10.16-20)

Dio scende dal cielo per distruggere Sòdoma, la città peccatrice. Abramo prega perché il Signore non faccia perire il giusto e l’empio insieme. Ma in Sòdoma non vi erano neanche dieci giusti. La città era tutta corrotta: “Quegli uomini si alzarono e andarono a contemplare Sòdoma dall’alto, mentre Abramo li accompagnava per congedarli. Il Signore diceva: «Devo io tenere nascosto ad Abramo quello che sto per fare, mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra? Infatti io l’ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui a osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore compia per Abramo quanto gli ha promesso». Disse allora il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!». Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore. Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l’empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo».

Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque». Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci». Come ebbe finito di parlare con Abramo, il Signore se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione” (Gen 18,16-33), Ora è il popolo di Dio che è corrotto. Chi prega non è un profeta. È il Signore che prega il popolo perché torni nella fedeltà e nell’obbedienza. Lo prega di tornare, altrimenti perirà di spada, di fame, di peste, di esilio. Come è cambiata la storia! Il Signore prega l’uomo perché si converta.

Ascoltate la parola del Signore, capi di Sòdoma; prestate orecchio all’insegnamento del nostro Dio, popolo di Gomorra! «Lavatevi, purificatevi, allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova». «Su, venite e discutiamo – dice il Signore. Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra. Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada, perché la bocca del Signore ha parlato».

Nel Nuovo Testamento, ancora un fortissimo e altissimo cambiamento della storia. Il Verbo Incarnato, il Figlio Unigenito del Padre viene nella carne e non solo ci prega perché ci convertiamo, non solo ci insegna le vie della vera conversione, non solo si accredita nella sua verità con segni e prodigi, muore in Croce come vittima di espiazione per ottenere dal Padre il perdono e la remissione, la giustificazione e la pace. Per la nostra conversione e salvezza il Padre c ha dato il Figlio, il Figlio ci ha dato il suo Santo Spirito, ha mandato i suoi apostoli nel mondo per pregarci, supplicarci perché ci lasciamo riconciliare con Dio. Tutto il Signore ha fatto per la nostra salvezza. Ora chi deve interessarsi della salvezza di ogni uomo sono gli Apostoli, sono tutti i presbiteri, è ogni altro membro del corpo di Cristo Signore. Tutto è nelle loro mani.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che il corpo di Cristo sia salvezza per il mondo intero.