Io non sono venuto a chiamare i giusti
SABATO 29 FEBBRAIO (Lc 5,17-32)
Il Signore nostro Dio ha parlato per mezzo dei suoi profeti con grande chiarezza. Il giusto si può pervertire. Morirà per il suo peccato. Il peccatore si può convertire. Vivrà per la sua giustizia: “Ma se il malvagio si allontana da tutti i peccati che ha commesso e osserva tutte le mie leggi e agisce con giustizia e rettitudine, egli vivrà, non morirà. Nessuna delle colpe commesse sarà più ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha praticato. Forse che io ho piacere della morte del malvagio – oracolo del Signore – o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva? Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male, imitando tutte le azioni abominevoli che l’empio commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà. Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta dunque, casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà. Eppure la casa d’Israele va dicendo: “Non è retta la via del Signore”. O casa d’Israele, non sono rette le mie vie o piuttosto non sono rette le vostre? Perciò io giudicherò ognuno di voi secondo la sua condotta, o casa d’Israele. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e desistete da tutte le vostre iniquità, e l’iniquità non sarà più causa della vostra rovina. Liberatevi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morire, o casa d’Israele? Io non godo della morte di chi muore. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e vivrete (Ez 18,21-32). Per i farisei il giusto rimane sempre giusto, anche se trasgredisce tutti i comandamenti. Il peccatore rimane sempre peccatore, anche se osserva ogni Parola di Dio, anche nei minimi precetti. I farisei avevano creato due compartimenti-prigione senza alcuna possibilità che dall’uno si potesse entrare nell’altro. Santi per sempre. Peccatori per sempre.
Ecco ancora il Signore per bocca del suo profeta: “Di’ loro: Com’è vero che io vivo – oracolo del Signore Dio –, io non godo della morte del malvagio, ma che il malvagio si converta dalla sua malvagità e viva. Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perché volete perire, o casa d’Israele? Figlio dell’uomo, di’ ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salva se pecca, e il malvagio non cade per la sua malvagità se si converte dalla sua malvagità, come il giusto non potrà vivere per la sua giustizia se pecca. Se io dico al giusto: “Vivrai”, ed egli, confidando sulla sua giustizia commette il male, nessuna delle sue azioni buone sarà più ricordata e morirà nel male che egli ha commesso. Se dico al malvagio: “Morirai”, ed egli si converte dal suo peccato e compie ciò che è retto e giusto, rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato, osserva le leggi della vita, senza commettere il male, egli vivrà e non morirà; nessuno dei peccati commessi sarà più ricordato: egli ha praticato ciò che è retto e giusto e certamente vivrà” (Ez 33,10-16). Come il giusto può tornare nell’ingiustizia, l’ingiusto nella giustizia.
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
I farisei non sono contro Cristo, sono contro Dio. Abolendo la Legge del Signore, ne hanno fatta una secondo il loro cuore di pietra. Sono senza alcuna misericordia. Gesù invece è tutto del Padre suo e vive la Legge del suo Dio. Lui è venuto per dire agli uomini ciò che il Padre ha sempre detto: le porte del suo cuore sono sempre aperte. Basta convertirsi, pentirsi, cambiare vita e lui ci accoglie nella casa del suo cuore.
Madre di Dio, Angeli, Santi, liberateci da questo lievito pesante dei farisei.