PER DISTRUGGERE LE OPERE DEL DIAVOLO
SABATO 4 GENNAIO (1Gv 3,7-10)
Nel Nuovo Testamento, in diverse occasioni vengono manifestate le opere del diavolo. Così Gesù nel Vangelo secondo Matteo: “Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende impuro l’uomo. Dal cuore, infatti, provengono propositi malvagi, omicidi, adultèri, impurità, furti, false testimonianze, calunnie. Queste sono le cose che rendono impuro l’uomo” (Mt 15,18-20). Queste opere escludono dal regno dei cieli: “Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adùlteri, né depravati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né calunniatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi! Ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio” (1Cor 6,9-11). Le opere del diavolo sono le opere della carne: “Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio (Gl 5,19-21). Lo Spirito Santo parla con chiarezza per mezzo della bocca di Paolo. Chi segue la carne non entrerà nel regno dei cieli. Urge la conversione.
Parola ancora più forte è quella detta dallo Spirito Santo sia nella lettera ai Romani che nella Prima a Timoteo: “Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; infatti, le loro femmine hanno cambiato i rapporti naturali in quelli contro natura. Similmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento. E poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni indegne: sono colmi di ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di lite, di frode, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, presuntuosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo le commettono, ma anche approvano chi le fa” (Rm 1,26-32). “Noi sappiamo che la Legge è buona, purché se ne faccia un uso legittimo, nella convinzione che la Legge non è fatta per il giusto, ma per gli iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrìleghi e i profanatori, per i parricidi e i matricidi, per gli assassini, i fornicatori, i sodomiti, i mercanti di uomini, i bugiardi, gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina, secondo il vangelo della gloria del beato Dio, che mi è stato affidato” (1Tm 1,8-11). Ma oggi chi crede più che queste opere conducono alla morte eterna? Nessuno. Tutti invece siamo convinti che domani saremo in paradiso. Ma ancora lo Spirito Santo, parlando per bocca dell’Apostolo Giovanni, afferma il contrario: “Fuori i cani, i maghi, gli immorali, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna!” (Ap 22,15). Se Gesù è venuto per distruggere le opere del diavolo, può il cristiano, che è corpo di Cristo, coltivarle nel suo corpo?
Figlioli, nessuno v’inganni. Chi pratica la giustizia è giusto com’egli [Gesù] è giusto. Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo. Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio. In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello.
Commette il peccato chi è generato dal diavolo, nella sua menzogna. Il cristiano invece è stato generato da Dio. Un germe divino è lui. Se è generato da Dio, deve compiere le opere di Dio. Se compie le opere della carne, attesta che lui è sotto la generazione e la paternità del diavolo. Se Dio è nostro Padre, dobbiamo compiere le opere del Padre. Non possiamo compiere le opere del diavolo. Siamo chiamati a vivere da veri figli di Dio. È questa la nostra vocazione, perché questa è la nostra nuova natura.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che il cristiano viva da vero figlio del Padre, in Cristo.