È lui che battezza nello Spirito Santo
DOMENICA 19 GENNAIO (Gv 1,29-34)
Le parole di Gesù sono verità eterna e immutabile. La Chiesa vive di questa verità. Chi distrugge questa verità, distrugge la Chiesa: “«In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito»” (Gv 3,3-8). È condizione non solo necessaria, non solo indispensabile, ma divina. È compito di ogni ministro della Parola predicare la conversione, chiamare ad entrare nel regno di Dio, battezzare nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. La Chiesa nasce con il battesimo, che è la porta per accedere agli altri sacramenti. È pensiero diabolico affermare che il battesimo a nulla serve e che non vi è alcuna differenza tra chi è battezzato e chi non è battezzato. La nuova creatura nasce dalle acque del battesimo.
L’Apostolo Paolo è stato afferrato da Cristo Gesù sulla via di Damasco. Il Signore poi lo ha messo nelle mani di Anania, dal quale ha ricevuto il battesimo: “Allora Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Saulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo». E subito gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista. Si alzò e venne battezzato, poi prese cibo e le forze gli ritornarono” (At 9,17-19). Per comprendere quanto sia divino il battesimo, nella casa di Cornelio Pietro battezza quanti prima sono stati colmati di Spirito Santo: “Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo discese sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola. E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si stupirono che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo; li sentivano infatti parlare in altre lingue e glorificare Dio. Allora Pietro disse: «Chi può impedire che siano battezzati nell’acqua questi che hanno ricevuto, come noi, lo Spirito Santo?». E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Quindi lo pregarono di fermarsi alcuni giorni” (At 10,44-48). Né le acque senza lo Spirito Santo, né lo Spirito Santo senza l’immersione nelle acque. Se il battesimo non è dato o è dichiarato inutile, muore la Chiesa. Essa non ha più futuro. Le conseguenze sono pesantissime. Significa che non vi saranno più ministri della Parola, non vi sarà più Eucaristia né perdono dei peccati, non vi sarà più alcuna garanzia di verità nell’insegnamento delle Scritture Profetiche. Prima di negare una divina verità, sempre vanno ponderate tutte le sue conseguenze.
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Oggi si sta giocando molto, anzi troppo, con le divine verità. Ogni divina verità che viene negata, messa in dubbio, dichiarata sorpassata è una ferita grave inferta nel corpo della Chiesa. Senza battesimo nell’acqua e nello Spirito Santo non ci saranno né vescovi, né presbiteri, né battezzati. Senza l’episcopato non ci sarà il presbiterato e neanche mai vi sarà l’Eucaristia. Non si mangia Cristo, non si vive per Cristo. Neanche il Vangelo, la Rivelazione potrà essere conservata nella sua divina ed eterna verità. Senza battesimo tutto crolla e tutto muore. È questo il motivo per cui Satana ha dichiarato guerra a questo sacramento e si sta servendo di teologi e di ministri della Parola per dichiararlo inutile, vano e per affermare che ormai nulla più serve.
Madre di Dio, Angeli, Santi, non permettete che la divina verità venga calpestata.