Ecco, vi annuncio una grande gioia
Lc 2,1-14
MERCOLEDÌ 25 DICEMBRE
Il nostro Dio va sempre evangelizzato in ogni sua opera. È obbligo di chi ha visto, gustato, sperimentato le opere di Dio manifestarle ad ogni altro, perché anche negli altri cuori venga generata la vera fede in Lui. Fede da fede, verità da verità, luce da luce. Questa è la via della vera evangelizzazione, dell’annunzio. Così il Salmista: “Acclamate Dio, voi tutti della terra, cantate la gloria del suo nome, dategli gloria con la lode. Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere! Per la grandezza della tua potenza ti lusingano i tuoi nemici. A te si prostri tutta la terra, a te canti inni, canti al tuo nome». Venite e vedete le opere di Dio, terribile nel suo agire sugli uomini. Egli cambiò il mare in terraferma; passarono a piedi il fiume: per questo in lui esultiamo di gioia. Con la sua forza domina in eterno, il suo occhio scruta le genti; contro di lui non si sollevino i ribelli. Popoli, benedite il nostro Dio, fate risuonare la voce della sua lode; è lui che ci mantiene fra i viventi e non ha lasciato vacillare i nostri piedi. O Dio, tu ci hai messi alla prova; ci hai purificati come si purifica l’argento. Ci hai fatto cadere in un agguato, hai stretto i nostri fianchi in una morsa. Hai fatto cavalcare uomini sopra le nostre teste; siamo passati per il fuoco e per l’acqua, poi ci hai fatto uscire verso l’abbondanza.
L’obbligo dell’evangelizzazione mai viene meno. Chi ha gustate la salvezza di Dio è tenuto a manifestarlo ad ogni altro uomo: Entrerò nella tua casa con olocausti, a te scioglierò i miei voti, pronunciati dalle mie labbra, promessi dalla mia bocca nel momento dell’angoscia. Ti offrirò grassi animali in olocausto con il fumo odoroso di arieti, ti immolerò tori e capri. “Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio, e narrerò quanto per me ha fatto. A lui gridai con la mia bocca, lo esaltai con la mia lingua. Se nel mio cuore avessi cercato il male, il Signore non mi avrebbe ascoltato. Ma Dio ha ascoltato, si è fatto attento alla voce della mia preghiera. Sia benedetto Dio, che non ha respinto la mia preghiera, non mi ha negato la sua misericordia (Sal 66 (65) 1-20). Il dono del Figlio di Dio al mondo è l’opera delle opere di Dio. Ma ancora nessuno conosce quanto il Signore ha fatto per noi. Il Padre si dona premura di evangelizzare la sua opera. Manda un suo Angelo ai pastori e porta loro questa grande gioia: “Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore”. Da questo momento sono i pastori responsabili dell’annunzio o dell’evangelizzazione della gioia.
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Chi oggi deve annunziare la grande gioia che viene a noi dal mistero del Figlio di Dio che è nato per noi, per noi e morto ed è risorto, per noi è salito al cielo, per noi siede alla destra del Padre? Questo obbligo è degli Apostoli di Cristo Gesù e, in comunione di verità, grazia, amore, misericordia con loro, di ogni discepolo del Signore, secondo il sacramento ricevuto, la missione che gli è stata affidata dal dono dello Spirito Santo, con il quale è stato arricchito. I pastori evangelizzati evangelizzano. Gli Apostoli evangelizzati devono evangelizzare fino all’ultimo istante della storia. Essi dovranno recarsi in ogni angolo della terra e predicare agli uomini la Parola della vita.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che ogni Apostolo del Signore evangelizzi il mondo.