Attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini
Il Discorso della Montagna non porta solo a compimento le relazioni dell’uomo con l’uomo nel superamento di ogni male, anche di pensiero, immaginazione, omissione, insegnando la sapienza arrendevole che deve essere stile e forma dell’agire di ogni discepolo di Gesù. Esso rivela anche qual è la perfezione della verità del bene in relazione alla stessa verità del bene. Anche il bene va operato bene, se si vuole che esso produca per noi un frutto di vita eterna. Un bene non operato bene, mai potrà dirsi opera dello Spirito Santo in noi, ma solamente opera della cattiveria e stoltezza di Satana nel nostro cuore e nel nostro spirito. Diviene allora giusto che uno si chieda: Le mie opere di bene seno secondo la purezza della verità dello Spirito di Dio, oppure nascono dalla mia carne a servizio di essa? Ma se sono opere della carne, solo apparentemente sono opere di bene, mentre in realtà il loro bene è viziato dalla carne che le pone in essere. Se sono opere dalla carne, dalla carne riceveranno la loro ricompensa. Mai lo Spirito Santo potrà dirle sue opere e dare ad esse la ricompensa eterna, che è il solo fine per cui ogni opera buona dovrà sempre essere fatta. Ogni altro fine è della carne, mai di Dio.
Vi è cosa più santa dell’elemosina? Essa è la vera anima della antica religione del Dio di Abramo. È anche la vera anima della nuova religione di Cristo Signore, che è pieno compimento dell’antica religione di Dio. Cristo Gesù non fece della sua vita un’elemosina di salvezza? Non ha Lui offerto il suo corpo al Padre, facendo di esso un olocausto per la remissione di tutte le nostre colpe? Non si è offerto Lui alla croce, prendendo il posto di tutta l’umanità? Tutta la nostra Legge, tutto il Vangelo, tutta la sana dottrina è elemosina a Dio. Si fa della nostra vita un dono a Dio, sempre però nel rispetto della sua divina volontà, manifestata nella Legge e nel Vangelo, perché il Signore la trasformi in olocausto di salvezza. Attraverso il dono totale di noi a Dio, in Cristo per lo Spirito Santo, la redenzione potrà essere operata e gli uomini potranno raggiungere la vera salvezza. Se però l’uomo non si offre al Padre, in Cristo, per lo Spirito Santo, secondo la sua divina volontà, l’opera della salvezza non si compie e l’uomo rimane nel suo peccato e nella sua morte. Tanto vale l’offerta dell’uomo al suo Dio.
Una verità, l’uomo, deve saperla. Anche lui ha bisogno di essere salvato, redento, giustificato, condotto nel regno eterno. Anche lui ha bisogno di ogni grazia da parte del suo Dio. È obbligo dell’uomo operare perché la grazia del Signore scenda su di lui come pioggia abbondante. Solo con la grazia divina la sua anima sarà fecondata di verità e lui potrà, obbedendo alla verità, camminare verso la patria eterna. Come si ottiene questa pioggia di grazia? Facendo lui il bene, sempre, non all’uomo, ma al Signore. Il discepolo di Gesù dovrà dimenticarsi che gli uomini esistono. Lui dovrà sempre vedere il Signore in ogni uomo. Chiunque esso sia. Anche nel più malvagio degli uomini lui dovrà vedere il Signore e al Signore malvagio lui dovrà offrire la vita perché esce dalla malvagità ed entri nella più grande bontà. Questa visione di purissima fede Gesù la manifestò sulla croce. Lui si offrì al Padre per redimere la nostra malvagità, stoltezza, crudeltà, spietatezza, incapacità di ogni sentimento di misericordia. Vedere Dio nell’uomo e trattarlo da Dio e non da uomo, è la prima verità cristiana. Senza di essa, non ci sono altre verità. Senza questa verità, tutte le altre sono verità morte che non danno vita.
State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà (Mt 6,1-4).
Quando la vita viene offerta a Dio, tutto ciò che con essa si compie, deve essere un’offerta a Dio. Fare della vita un’offerta a Dio e poi nei singoli atti fare un servizio a se stessi, è la falsità madre di ogni falsità. Tutta la vita di un servo del Signore è dal primo Comandamento. Se un solo comandamento degli altri nove viene trasgredito, è sempre il primo Comandamento che è trasgredito. Nella trasgressione di ogni altro comandamento l’uomo si pone a signore di se stesso e Dio non è più il suo Signore. Così anche dicasi per le Beatitudini di Cristo Gesù. Tutto è dalla prima Beatitudine, che è il dono della propria vita a Cristo. Ogni trasgressione delle restanti Beatitudini attesta che è la prima che viene trasgredita. Il cristiano si riappropria di ciò che ha già donato al Signore ed ha donato tutta la sua vita. È questo il significato della povertà in spirito: dono totale della vita a Cristo per essere sempre in obbedienza allo Spirito Santo. Servirsi dell’elemosina per una misera gloria mondana, attesta che nel cuore vi è totale assenza di Dio, di Cristo Gesù, dello Spirito Santo. Vi è anche piena carenza di ogni verità della salvezza. Si ignora che l’elemosina serve a noi perché il Signore possa riversare su di noi tutta la potenza della sua grazia e della sua misericordia per la nostra salvezza nel tempo e nell’eternità. Ma l’uomo senza lo Spirito Santo nel cuore è stolto e nulla comprende di Dio.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci sapienti per il nostro Dio.