La lampada del corpo è l’occhio

Cosa vuole insegnare all’uomo Gesù con le parole: “La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso”? La risposta viene a noi dalle prime pagine della Scrittura. Notiamo due differenze. Sono esse essenziali per entrare nella verità del Vangelo di Gesù Signore.

Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne. La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata tolta» (Gen 2,21-23). Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato» (Gen 3,9-12).

Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male». Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture (Gen 3,1-7).

Adamo vede la donna con occhi luminosi e dichiara che essa è “Carne dalla sua carne, osso dalla sue ossa”. La stessa donna vista con gli occhi tenebrosi diviene: “La donna che tu mi ha posto accanto”. Con gli occhi luminosi, la donna è accolta. Con gli occhi tenebrosi, la donna è respinta. È qualcosa che non appartiene all’uomo. È Dio che gliel’ha posta accanto. Così dicasi anche di Eva. Con gli occhi luminosi, l’albero della conoscenza del bene e del male e i suoi frutti mai hanno attratto il suo cuore. Parla con Satana, Satana rende impuro il suo cuore, il suo cuore impuro rende impuri e tenebrosi gli occhi, questi vedono che “L’albero è buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquisire saggezza”. Cosa fa un cuore luminoso e cosa lo fa tenebroso? L’occhio è luminoso, quando abita nella Parola del Vangelo. Esce dalla Parola del Vangelo, diviene all’istante tenebroso. L’occhio tenebroso cambia la verità di ogni cosa. Cambia la verità di Dio, dell’uomo, della donna, delle cose, di Cristo, della Chiesa, della religione, della vita, della morte, del tempo, dell’eternità, di tutto il Vangelo.

E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra! (Mt 6,15-23).

Oggi che l’uomo vivo con il cuore immerso nel peccato, non sta forse vedendo ogni cosa dalla più grande, infernale, diabolica, satanica falsità? C’è una sola cosa che è vista secondo la sua interiore ed esteriore verità? Che oggi l’occhio sia peggiorato nella sua tenebrosità, lo attesta la stessa storia così come viene vissuta. L’uomo non vuole trasformare la stessa verità naturale delle cose? Un tempo la vedeva male, ma pur sempre rimaneva una qualche verità nelle cose. L’animale era animale, l’uomo era uomo, la donna era donna, Cristo era Cristo, la fede era fede. Oggi l’animale non è animale, l’uomo non è uomo, la donna non è donna, Cristo non è Cristo, la fede non è fede, il Vangelo non è Vangelo, il Papa non è Papa, la Chiesa non è Chiesa, il Paradiso non è Paradiso, l’inferno non è inferno, il cristiano non è cristiano. È questa l’infinita indifferenza, che fa ogni cosa uguale ad ogni altra cosa. Se l’occhio è così tenebroso, è segno che l’uomo è in continuo dialogo con Satana, perché Eva solo dopo il dialogo con lui divenne tenebrosa negli occhi. È segno anche che si procede di peccato in peccato, perché solo dopo aver peccato con Eva, Adamo vide Eva come la donna posta accanto a Lui da Dio e non più come la carne della sua carne. Solo l’occhio senza peccato rimane luminoso.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci oggi e sempre senza peccato.