E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni?

Gesù viene sulla nostra terra e dona il suo programma di salvezza. Prendere o lasciare. Accogliere o rifiutare. Camminare con esso o senza di esso. Il programma è immodificabile in eterno. Gli uomini cambiano sempre i loro programmi. Ne scrivono uno ogni giorno. Anzi neanche passa il giorno e si accorgono che le loro idee erano totalmente inadatte, inadeguate alla storia che si voleva raddrizzare. L’uomo non vuole comprende che a Dio sono stati sufficienti due soli programmi. Il primo lo ha scritto mille e duecento anni prima di Cristo Gesù, nel deserto, con il dono di dieci sole parole che dicono cosa fare e cosa non fare. Il secondo lo ha scritto Gesù Signore, confermando e portando a compimento il programma del Padre suo. Questi due soli programmi bastano all’uomo per risolvere tutti i suoi problemi del presente e dell’eternità. Non necessita di altro. Basta solo una rigorosa applicazione.

Fine del tempo presente. Si entra nell’eternità. Si presentano dinanzi al Giudice Divino gli uomini. Il primo gli dice di aver applicato un grande, vasto programma di profezia. La risposta del Giudice è immediata: “Hai applicato il tuo programma. Non hai vissuto il mio. Non ti conosco”. Viene il secondo e gli dice che lui ha combattuto i demòni, li ha scacciati dal corpo degli uomini. La risposta del Giudice è uguale alla prima: “Hai applicato il tuo programma. Non hai vissuto il mio. Non ti conosco”. Viene il terzo e anche lui è convinto di aver osservato un bel programma. Lui ha compiuto prodigi. Di essi ne va fiero. Anche a lui il Giudice ripete: “Hai applicato il tuo programma. Non hai vissuto il mio. Non ti conosco”. “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”. Sono Parole di quel Gesù che non tutti proclamiamo solo misericordia, perdono, pietà, compassione. Allora è doveroso che ognuno si chieda: “Ma la compassione, la misericordia, la pietà di Gesù, dura solo fino al momento della morte? Ma che misericordia è la sua, se è misericordioso in vita e poi lascia che quanti da lui sono stati beneficati di ogni dono, vengono ingoiati dalla morte eterna?”.

È giusto che ci si chieda: “Ma cosa è la misericordia di Cristo Gesù?”. La risposta non può essere che una sola: “Ogni aiuto di grazia e verità, ogni luce, ogni forza, ogni dono dello Spirito Santo, il dono della sua stessa vita, perché l’uomo si converta e osservi il suo programma che è immutabile nei secoli”. Ogni altra misericordia non è secondo né la Parola del Padre suo, né secondo la rivelazione di tutto il Nuovo Testamento. È una misericordia inventata dall’uomo. Anzi è il nuovo programma dell’uomo che deve sostituire in toto il programma di Gesù Signore. È anche giusto che le parole di condanna o di non conoscenza di Gesù Signore siano attentamente comprese. Gesù non dice: “Non ti conoscono”, a ladri, adulteri, omicidi, falsi testimoni, idolatri, immorali, feticisti, stupratori, violenti, furfanti, delinquenti. Lo dice a persone che non hanno fatto il male al prossimo. Anzi a modo loro hanno fatto del bene. Hanno operato prodigi, hanno profetato, hanno scacciato demòni. In qualche modo queste opere sono di bene, non di male. Non sono però il programma di Gesù. Gesù ci giudicherà solo sul suo programma. I nostri programmi non hanno alcun valore presso di Lui nel giudizio eterno.

Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande». Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi (Mt 7,21-29).

La nostra casa nel tempo e nell’eternità resterà stabile solo se costruita sulla Parola di Gesù. Sarebbe sufficiente questa fede in ogni discepolo del Signore per dare un volto nuovo all’intera storia. La Parola di Gesù rimane stabile in eterno. Così anche rimane stabile in eterno chi costruisce la sua casa su di essa. Il cristiano mai deve divenire programmatore, ideatore, disegnatore di suoi programmi. Il suo programma è uno solo: la Parola di Gesù. La vivi, sei da Lui accolto nella sua casa eterna. Non la vivi, Lui non ti conoscerà. Gli uomini possono dire anche il contrario. Meschino, infelice, stolto è quel cuore che presta fede alla parola di menzogna degli uomini, negandola alla Parola eterna di Gesù Signore. Gesù ha parlato. Credi nella sua Parola, vivi! Non credi nella sua Parola, credi nella parola degli uomini, muori! Lui non è responsabile se tu ti lasci ingannare. Anche Eva si lasciò ingannare. Anche lei è morta.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci di fede forte nella Parola di Gesù.