Presentazione dell’Associazione pubblica “Maria Madre della Redenzione”

Premesso che l’associazione ha da poco chiesto all’autorità ecclesiastica competente una nuova configurazione canonica, quella di Istituto secolare.

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Gli istituti secolari, a norma del diritto canonico, sono istituti di vita consacrata “in cui i fedeli, vivendo nel mondo, tendono alla perfezione della carità e si impegnano per la santificazione del mondo, soprattutto operando all’interno di esso” (can. 710). Prevedono dunque una consacrazione al Signore – con la professione dei voti di castità, povertà e obbedienza – e un impegno di missione e di testimonianza da svolgere nel proprio ambiente quotidiano di vita. “I membri di tali istituti esprimono e realizzano la propria consacrazione nell’attività apostolica e come un fermento si sforzano di permeare ogni realtà di spirito evangelico, per consolidare e far crescere il Corpo di Cristo (can. 713 § 1).

Sono regolati dalle proprie costituzioni, che ne riflettono la spiritualità e sono approvate dalla Chiesa.

Istituto Secolare Maria Madre della Redenzione: la sua particolarità

L’Istituto Secolare Maria Madre della Redenzione è nato dalla spiritualità del Movimento Apostolico, contraddistinta dal carisma di ricordare la parola di Gesù al mondo che l’ha dimenticato.

Chiedono dunque di far parte dell’Istituto le donne che, nella via della speciale consacrazione, amano rispondere a questo desiderio molto caro al Cuore di Maria Santissima.

Le consacrate offrono tutta la loro vita a Cristo Gesù perché ne faccia un sacrificio gradito a Dio per la salvezza del mondo e scelgono di essere solo di Cristo per compiere la Sua opera e i Suoi interessi che sono di salvezza, di redenzione, di evangelizzazione, di missione, di conversione delle anime.

La spiritualità dell’Istituto scaturisce dalla “contemplazione orante del Volto di Cristo”, da cui maturare frutti di santità; si alimenta dell’ ”ascolto e dell’assimilazione della Parola”, della “perseverante prassi sacramentale”, della “preghiera assidua” e dell’”esercizio della carità” (cfr. Costituzioni 9-13).

L’attività di apostolato nella Chiesa, secondo la spiritualità del Movimento Apostolico, è la sua missione specifica.

Le forme di vita che caratterizzano le consacrate

Le consacrate emettono i voti di povertà, castità e obbedienza. Le costituzioni approvate dal vescovo non richiedono loro l’obbligo della vita comune (cfr. Costituzioni 69-73). Possono scegliere di dimorare in privato, con le proprie famiglie o in gruppi di tre o più consorelle. Un segno di appartenenza è costituito non da un abito particolare, ma da una medaglietta che esprime il carisma dell’Istituto (cfr. Costituzioni 74).

Itinerario formativo e spirituale delle novizie Le candidate vengono ammesse al noviziato, periodo di formazione e discernimento che dura almeno due anni. Superato tale periodo, esse fanno richiesta per emettere la professione temporanea davanti al vescovo, impegnandosi nei voti per almeno cinque anni. E’ al termine di questa ultima fase che avviene la “professione perpetua” e l’incorporazione definitiva all’Istituto.

La formazione delle novizie e delle consacrate si avvale della collaborazione dei sacerdoti che condividono la spiritualità del Movimento Apostolico. Prevede un itinerario specifico di incontri mensili di formazione e di preghiera comune  la cui responsabilità è affidata attualmente ad un sacerdote assistente.