Fate del bene e prestate senza sperarne nulla
Col 3,12-17; Sal 150; Lc 6,27-38
12 SETTEMBRE
Tra l’insegnamento degli antichi maestri d’Israele e quello di Gesù Signore vi è infinita, sostanziale differenza. La differenza è altamente sostanziale perché agli antichi maestri manca il modello del vero amore, della vera carità, della vera misericordia: Cristo Crocifisso, anzi manca loro il Dio Crocifisso, il Dio spogliato e umiliato, il Dio che ha dato a noi tutta la sua vita, compresa la sua carne e il suo sangue come vero nutrimento di vita eterna. Il Dio Incarnato che ha preso su di sé tutte le colpe e le pene ad esse dovute e ha espiato per l’intera umanità inchiodato su una croce.
Ogni giorno, o figlio, ricòrdati del Signore; non peccare né trasgredire i suoi comandamenti. Compi opere buone in tutti i giorni della tua vita e non metterti per la strada dell’ingiustizia. Perché se agirai con rettitudine, avrai fortuna nelle tue azioni. A tutti quelli che praticano la giustizia fa’ elemosina con i tuoi beni e, nel fare elemosina, il tuo occhio non abbia rimpianti. Non distogliere lo sguardo da ogni povero e Dio non distoglierà da te il suo. In proporzione a quanto possiedi fa’ elemosina, secondo le tue disponibilità; se hai poco, non esitare a fare elemosina secondo quel poco. Così ti preparerai un bel tesoro per il giorno del bisogno, poiché l’elemosina libera dalla morte e impedisce di entrare nelle tenebre. Infatti per tutti quelli che la compiono, l’elemosina è un dono prezioso davanti all’Altissimo. E ora, figlio, ama i tuoi fratelli; nel tuo cuore non concepire disprezzo per i tuoi fratelli, e per i figli e le figlie del tuo popolo, e tra loro scegliti la moglie. L’orgoglio infatti è causa di rovina e di grande inquietudine. Nella pigrizia vi è povertà e miseria, perché la pigrizia è madre della fame. Non trattenere presso di te la paga di chi lavora per te, ma a lui consegnala subito; se così avrai servito Dio, ti sarà data la ricompensa. Poni attenzione, o figlio, a tutto ciò che fai e sii ben educato in ogni tuo comportamento. Non fare a nessuno ciò che non piace a te. Non bere vino fino all’ebbrezza e non avere per compagna del tuo viaggio l’ubriachezza. Da’ del tuo pane a chi ha fame e fa’ parte dei tuoi vestiti agli ignudi. Da’ in elemosina quanto ti avanza e quando fai elemosina il tuo occhio non abbia rimpianti. E ora, figlio, ricòrdati di questi comandamenti, non lasciare che si cancellino dal tuo cuore (Cfr. Tb 4,1-21).
La chiave ermeneutica ed esegetica dell’insegnamento evangelico è Gesù Signore che è dono del Padre per la nostra salvezza. Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio unigenito. Dio ancora oggi ama tanto il mondo da dare per la sua salvezza ogni suo figlio di adozione, in Cristo, con Cristo, per Cristo. Se il cristiano non si vede in Cristo dono del Padre per la salvezza, mai potrà conoscere il vero amore al quale esso è chiamato da Cristo Gesù. Ogni discepolo di Gesù deve essere un Cristo vivente oggi.
Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
È Cristo Crocifisso il Vangelo che il discepolo dovrà sempre leggere come chiave per comprendere l’altro Vangelo. Se il primo Vangelo non viene letto, il secondo non potrà mai essere compreso e neanche vissuto. Cristo Crocifisso è anche la differenza tra ogni amore umano, ogni amore delle altre religioni e l’amore cristiano. Si toglie Cristo Crocifisso, ogni amore è uguale ad ogni altro amore. Differenza divina ed eterna.
Madre di Dio, Angeli, Santi, date alla Chiesa e al cristiano Cristo Gesù Crocifisso.