Dopo avere imposto loro le mani
Gs 24,14-29; Sal 15; Mt 19, 13-15
17 AGOSTO
Imporre le mani è vera trasmissione della benedizione. Gesù è il Frutto Benedetto del Padre e Lui viene nel mondo perché in Lui e per Lui ogni popolo, lingua, nazione siano benedetti da Dio, ritornino nella loro purissima verità di creazione, alla quale si deve aggiungere l’altra altissima verità della partecipazione della divina natura. Benedire in Gesù diviene essere ricomposti, risanati, guariti, elevati, santificati. Per la benedizione, l’uomo si libera da ogni falsità e menzogna di peccati e ritorna nella sua vera essenza.
Il Signore disse ad Abram: «Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò, e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra» (Gen 12,1-3). L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce» (Gen 22,15-18).
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro: Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”. Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò» (Dt 6,22-27).
Imponendo le mani Gesù dona la sua benedizione. È come se trasmettesse “parte di se stesso”. Più grande è la santità, più potente è l’amore, più ricca è la grazia, più immediata e pronta è l’obbedienza, e più si trasmette nella benedizione. Essa non è un rito magico, ma vera “trasmissione del proprio essere”. Quando Dio, dopo la creazione. ha benedetto l’uomo e la donna, ha comunicato loro parte della sua onnipotenza creatrice e generatrice. Se l’uomo e la donna concepiscono non è per natura, ma per benedizione. È una grazia che il Signore ha loro concesso. Essi sono stati benedetti.
Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono. Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli». E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là.
Gesù deve benedire anche i bambini, perché anche loro sono figli di Abramo, figli di Adamo. Li deve benedire perché è Lui la discendenza di Abramo. Questa verità è annunziata con grande solennità dall’Apostolo Paolo nella Lettera ai Galati.
Ora è appunto ad Abramo e alla sua discendenza che furono fatte le promesse. Non dice la Scrittura: «E ai discendenti», come se si trattasse di molti, ma: E alla tua discendenza, come a uno solo, cioè Cristo. Ma prima che venisse la fede, noi eravamo custoditi e rinchiusi sotto la Legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. Così la Legge è stata per noi un pedagogo, fino a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede. Sopraggiunta la fede, non siamo più sotto un pedagogo. Tutti voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa (Cfr. Gal 3,15-29).
Se Gesù è la discendenza di Abramo, se in Lui devono essere benedette tutte le nazioni della terra, se la Parola della Scrittura non può essere annullata, perché Cristo oggi è tenuto nascosto ai popoli e alle nazioni? Perché si insegna ad essi che le loro vie sono vie di vera salvezza e redenzione? Non è questa una attestazione che anche noi camminiamo su una via parallela, ma in senso contrario al Vangelo e all’intera Scrittura? Tra ciò che dice lo Spirito Santo e ciò che diciamo noi vi è totale contrasto.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che i cristiani annunzino Cristo in pienezza di verità.