Non tutti capiscono questa parola
Gs 24,1-13; Sal 135; Mt 19,3-12
16 AGOSTO
Nella nostra fede spesso si assiste a due cammini paralleli. Da un lato abbiamo la Scrittura, o Parola di Dio, limpida, chiara, nitida, che orienta la vita alla perfetta conformazione con la volontà del nostro Signore, Creatore, Dio, Redentore, Salvatore. Dall’altra abbiamo la parola dell’uomo, le sue tradizioni, le sue scelte concrete di vita, che sono assai distinte, se non in opposizione e in contraddizione con la Parola di Dio. Anche quando ci si appella alla Scrittura, a Mosè, ai profeti, lo si fa in modo assai distorto, perché si aggiungono o si tolgono dettagli che rendono falsa la Rivelazione. Sappiamo dal Deuteronomio che i motivi sarebbero dovuti essere assai gravi. Dal Libro di Malachia apprendiamo che il Signore odia il ripudio. Si spezza l’alito della vita.
Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che ella non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casa. Se ella, uscita dalla casa di lui, va e diventa moglie di un altro marito e anche questi la prende in odio, scrive per lei un libello di ripudio, glielo consegna in mano e la manda via dalla casa o se quest’altro marito, che l’aveva presa per moglie, muore, il primo marito, che l’aveva rinviata, non potrà riprenderla per moglie, dopo che lei è stata contaminata, perché sarebbe abominio agli occhi del Signore. Tu non renderai colpevole di peccato la terra che il Signore, tuo Dio, sta per darti in eredità (DT 24,1-4). Un’altra cosa fate ancora: voi coprite di lacrime, di pianti e di sospiri l’altare del Signore, perché egli non guarda all’offerta né l’accetta con benevolenza dalle vostre mani. E chiedete: «Perché?». Perché il Signore è testimone fra te e la donna della tua giovinezza, che hai tradito, mentre era la tua compagna, la donna legata a te da un patto. Non fece egli un essere solo dotato di carne e soffio vitale? Che cosa cerca quest’unico essere, se non prole da parte di Dio? Custodite dunque il vostro soffio vitale e nessuno tradisca la donna della sua giovinezza. Perché io detesto il ripudio, dice il Signore, Dio d’Israele, e chi copre d’iniquità la propria veste, dice il Signore degli eserciti. Custodite dunque il vostro soffio vitale e non siate infedeli (Mal 2,13-16).
Gesù riporta la verità del matrimonio alle origini. Un solo uomo, una sola donna, una volta che sono divenuti una sola carne, rimangono sola carne per sempre. Alla sola carne si è obbligati per sempre. A custodia della stabilità del matrimonio il Signore pone a guardia due Comandamenti: Non commettere adulterio. Non desiderare la donna d’altri. La fedeltà al matrimonio va custodita, custodendo corpo, mente, cuore nella sua verità. In più Gesù aggiunge la sua grazia che risana, eleva, santifica, infonde ogni forza nella natura dell’uomo perché possa obbedire ad ogni volontà manifestata dal suo Dio e Signore. Gesù non dona solo la verità del matrimonio, dona ogni grazia perché lo si possa vivere dalla sua verità di origine. Se però l’uomo si distacca dalla sorgente della grazia la vecchia natura prende il sopravvento sempre. C’è sempre un peccato preveniente una omissione grave quando si lacera un matrimonio. Il Signore ha fatto ogni cosa perfetta. Si può vivere la fedeltà sempre.
Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». Egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne? Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». Gli domandarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di ripudio e di ripudiarla?». Rispose loro: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio». 0Gli dissero i suoi discepoli: «Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi». Egli rispose loro: «Non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Infatti vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca».
Ci si può non sposare? Sì. Ma per dedicare la propria vita a totale servizio del Regno.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che crediamo e camminiamo nella verità del Vangelo.