Guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei
Il lievito è pasta fermentata che serve a fermentare altra pasta. Bastano pochi grammi di lievito per fermentare tutta la pasta, anche se è di grande massa. È sufficiente un solo frammento di falsità per fermentare di falsità tutto il Vangelo, tutta la fede, tutta la religione, tutti i rapporti tra gli uomini. È anche sufficiente una sola verità per trasformare in verità la fede, la religione, le relazioni tra gli uomini. Gesù si serve dell’immagine del lievito sia in seno negativo che positivo, sia per la verità che per la falsità. Come è lievito la verità, così è lievito la falsità. Come è sufficiente una sola falsità per rovinare tutta la verità, così basta una sola verità per cancellare la falsità e al suo posto installare la verità, come vera luce per illuminare i cuori. Anche San Paolo si serve del lievito sia in senso negativo che positivo. Gesù: “Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata» (Mt 13,33). «Fate attenzione e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei» (Mt 16,5). Allora egli li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!»” (Mc 8,15). Paolo: “Non è bello che voi vi vantiate. Non sapete che un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta? Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità (1Cor 5,6-8). Correvate così bene! Chi vi ha tagliato la strada, voi che non obbedite più alla verità? Questa persuasione non viene sicuramente da colui che vi chiama! Un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta. Io sono fiducioso per voi, nel Signore, che non penserete diversamente; ma chi vi turba subirà la condanna, chiunque egli sia. Quanto a me, fratelli, se predico ancora la circoncisione, perché sono tuttora perseguitato? Infatti, sarebbe annullato lo scandalo della croce. Farebbero meglio a farsi mutilare quelli che vi gettano nello scompiglio!” (Gal 5,7-12). Urge guardarsi, ma come ci si può guardare, se il lievito è nascosto nella pasta ed è invisibile ad occhio umano? Vi è un modo infallibile per distinguere il lievito della verità da quello della falsità, se apparentemente tutte le parole sembrano uguali? Gesù dona una regola infallibile: non ascoltare l’insegnamento dei farisei e dei sadducei. Ogni loro insegnamento, ogni loro dottrina, ogni loro parola non sono da Dio, non vanno ascoltati. Se non sono da Dio, o sono dal diavolo o dal loro cuore. Solo Dio va ascoltato e solo Lui va adorato, con la piena obbedienza alla sua Parola. Tutte le altre parole non vanno messe nel cuore.
Nel passare all’altra riva, i discepoli avevano dimenticato di prendere del pane. Gesù disse loro: «Fate attenzione e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei». Ma essi parlavano tra loro e dicevano: «Non abbiamo preso del pane!». Gesù se ne accorse e disse: «Gente di poca fede, perché andate dicendo tra voi che non avete pane? Non capite ancora e non ricordate i cinque pani per i cinquemila, e quante ceste avete portato via? E neppure i sette pani per i quattromila, e quante sporte avete raccolto? Come mai non capite che non vi parlavo di pane? Guardatevi invece dal lievito dei farisei e dei sadducei». Allora essi compresero che egli non aveva detto di guardarsi dal lievito del pane, ma dall’insegnamento dei farisei e dei sadducei (Mt 16,5-12).
E noi come facciamo a guardarci dal lievito da ogni moderno fariseo, scriba, sadduceo, Erode? Vie sono quelle indicate da Paolo ai Romani, ai Filippesi, ai Tessalonicesi: “Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto” (Rm 12,1-2). “In conclusione, fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi!” (Fil 4,8-9). “Vi preghiamo, fratelli, di avere riguardo per quelli che faticano tra voi, che vi fanno da guida nel Signore e vi ammoniscono; trattateli con molto rispetto e amore, a motivo del loro lavoro. Vivete in pace tra voi. Vi esortiamo, fratelli: ammonite chi è indisciplinato, fate coraggio a chi è scoraggiato, sostenete chi è debole, siate magnanimi con tutti. Badate che nessuno renda male per male ad alcuno, ma cercate sempre il bene tra voi e con tutti. Siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male. Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è colui che vi chiama: egli farà tutto questo!” (1Ts 5,8-24). Via sempre percorribile è la richiesta allo Spirito Santo perché ci conduca sempre nella più pura volontà di Dio secondo il Vangelo di Gesù Signore. Questa via va sempre unita alla guida spirituale che deve separare per noi la verità secondo il Vangelo e la falsità secondo il mondo. Queste vie saranno utili solo per chi vive di fedeltà ai Comandamenti. Chi è fuori della Legge del Signore, è già lui stesso lievito di falsità e di menzogna.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, facci camminare nella Legge di Dio.