Trovata una perla di grande valore
Es 34,29-35; Sal 98; Mt 13,44-46
31 LUGLIO
La perla preziosa è Dio, Cristo Gesù, lo Spirito Santo, il corpo di Cristo, la sua Chiesa, la grazia della redenzione e della salvezza, la vita eterna, l’amore di Dio riversato nei nostri cuori. Per possedere questi beni in eterno, se dobbiamo vendere il nostro corpo perché sia crocifisso, lapidato, decapitato, straziato, flagellato, insultato, sputato, deriso, oltraggiato, ne vale proprio la pena. D’altronde Cristo Gesù ci ha lasciato l’esempio. Lui non ha consegnato il suo corpo ai chiodi per portare la sua anima nel più alto dei cieli e redimere il mondo per mezzo del suo sacrificio? Un corpo non vale un’anima. Si dona il corpo al Signore e Lui acquista le anime per la beatitudine eterna.
Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!». Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita? Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni (Mt 16,21-27).
Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete. Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi (Rm 8,12-18).
Nella parabola del tesoro nascosto, si deve ammirare la saggezza dell’uomo. Lui scopre un tesoro. Lo scopre per caso. Esso è del padrone del campo. Lui lo nasconde. Vende quanto possiede. Compra il campo. Diviene proprietario del tesoro. L’intelligenza è posta al servizio del bene più grande. Noi abbiamo una eternità di gloria eterna. Dinanzi ai nostri occhi un istante di gloria effimera. Scegliamo la gloria effimera. Perdiamo la gloria eterna. Siamo stolti e insipienti. Il ricco cattivo, per un abito di lusso e un piatto di ghiottonerie di un secondo, perse la beatitudine eterna. Finì nel fuoco eterno arso dalle fiamme. Se potesse ritornare sulla terra, sono certo che mai prenderebbe posto a tavola e mai indosserebbe un solo abito. Preferirebbe coprirsi con stracci, ma finire dopo la morte nella gloria del Paradiso. Ma la vita si vive una volta sola. La si salva per sempre, ma anche per sempre la si perde. La scelta è nostra.
Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
La parabola della perla preziosa ci rivela che il cuore dell’uomo è spinto verso la ricerca del più bello e del più prezioso. Questa ricerca è però per cose materiali. La carne cerca il bello e il prezioso per la carne. Se lo Spirito Santo abita e dimora in noi ci darà il gusto della ricerca di ciò che è bello e prezioso per l’eternità. La carne attrae verso la carne. Lo Spirito attrae verso le cose eterne, invisibili. Chi è privo dello Spirito Santo, mai sarà attratto verso il Cielo. È prigioniero della sua carne. Lo Spirito, dono di Cristo, accolto in noi e invocato senza interruzione, libera la nostra vita dalla schiavitù della carne e la orienta verso la conquista dei beni eterni e incorruttibili.
Madre di Dio, Angeli, Santi, colmateci di Spirito Santo. Cammineremo verso il Cielo.