Nessuno può strapparle dalla mano del Padre
At 13,14.43-52; Sal 99; Ap 7,9.1 4b-17; Gv 10,27-30
12 MAGGIO
Il Pastore e Dio, cui appartiene il gregge, devono essere un solo cuore, un solo pensiero, una sola volontà, una sola Parola, una sola opera. Il Pastore, se vuole essere vero Pastore, deve avere l’orecchio sempre rivolto verso il suo Dio, per ascoltarlo, e tutto se stesso impegnato ad eseguire ogni ordine e comando del suo Signore per il più grande bene del gregge a Lui affidato. La Scrittura Santa ci rivela i danni che i Pastori hanno prodotto ogni qualvolta si sono separati dal loro Dio e Signore. Può Dio lasciare che il suo gregge perisca per la cattiva condotta dei pastori? Mai. Lui vede i suoi pastori che sono divenuti cani muti, mercenari, approfittatori del gregge, ladri, assassini, briganti, e decide lui stesso di prendersi cura del suo gregge.
Voi tutte, bestie dei campi, venite a mangiare; voi tutte, bestie della foresta, venite. I suoi guardiani sono tutti ciechi, non capiscono nulla. Sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; sonnecchiano accovacciati, amano appisolarsi. Ma questi cani avidi, che non sanno saziarsi, sono i pastori che non capiscono nulla. Ognuno segue la sua via, ognuno bada al proprio interesse, senza eccezione. «Venite, io prenderò del vino e ci ubriacheremo di bevande inebrianti. Domani sarà come oggi, e molto più ancora» (Is 56,8-12).
«Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo. Oracolo del Signore. Perciò dice il Signore, Dio d’Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io vi punirò per la malvagità delle vostre opere. Oracolo del Signore. Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; non ne mancherà neppure una. Oracolo del Signore (Ger 23,1-4).
Perché così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. Le farò uscire dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d’Israele, nelle valli e in tutti i luoghi abitati della regione. Le condurrò in ottime pasture e il loro pascolo sarà sui monti alti d’Israele; là si adageranno su fertili pascoli e pasceranno in abbondanza sui monti d’Israele. Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia (Ez 34,11-11-16).
È giusto chiedersi: qual è il segreto di Cristo Gesù che lo fa essere e rimanere in eterno il Buon Pastore per tutto il gregge del Padre? Il segreto di Gesù Signore dovrà essere lo stesso di ogni altro uomo, costituito in Lui, per Lui, con Lui, pastore del gregge del Padre. Il segreto è l’essere di Gesù sempre dalla volontà del Padre. È la sua obbedienza eterna. È l’ascolto della voce del Padre. Possiamo affermare che Lui è il Buon Pastore del gregge, perché il Padre è per Lui il suo Buon Pastore. Lui si lascia condurre dal Padre per mezzo del suo Santo Spirito nella volontà del Padre. Può condurre il gregge del Padre secondo la volontà del Padre. Questa relazione è eterna.
Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
Il segreto di Cristo Gesù deve essere il segreto di ogni Pastore in Lui, con Lui, per Lui. Se il Pastore in Lui, è anche Pastore da Lui, sarà anche Pastore per Lui. Se non è Pastore da Lui, non sarà più Pastore in Lui e neanche per Lui. Il gregge si sbanderà, si disperderà, sarà consumato e distrutto dall’abbandono alla perdita di ogni certezza nella verità, nella morale, nella vita e nella morte. Senza il Pastore il gregge muore.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che ogni Pastore in Cristo sia Pastore da Cristo.