Diedero una buona somma di denaro ai  soldati

At 2,14.22-32; Sal 15; Mt 28,8-15
22 APRILE

Si può comprare la verità? Tutto nella società del peccato e della carne si vende e si compra. Si compra e si vende l’onore, la moralità, la parola, la giustizia, l’onestà. Oggi si vende e si compra un utero di donna. Si vendono e si comprano ogni organo del corpo umano. Si compra e si vende una filosofia, una ideologia, un sistema di pensiero. Siamo giunti a venderci anche la coscienza di essere uomini, cristiani. Stiamo costruendo la società del libero mercato. Anche il Padre dei cieli, Cristo Gesù, lo Spirito Santo, la Chiesa, i suoi sacramenti, il Vangelo, la verità eterna, la stessa sacralità, l’eternità, tutto si vende anche senza denaro, ma solo per il semplice prestigio di appartenere alla modernità liquida nella quale niente deve essere solido, fermo. Tutto deve essere degradabile, solvibile, evanescente, vaporoso. Gesù risorge. I segni della sua risurrezione sono inequivocabili, storicamente perfetti. I soldati, posti dai capi dei sacerdoti a custodia della tomba, vedono, ascoltano, assistono all’evento. Sanno che Gesù è risorto. Lui non è più nella tomba e nessuno è venuto a rompere i sigilli e a trafugare il corpo del Signore. Sono i testimoni scelti dalla parte avversa. Sono lì proprio per impedire che qualcuno si accosti alla tomba. Alcuni di essi vanno dai capi dei sacerdoti a riferire quanto è accaduto. Anziché confessare la loro sconfitta, essi vogliono risultare vincitori, contro ogni testimonianza della storia. Offrono loro una somma consistente di denaro perché dicano a tutti che mentre essi dormivano, sono venuti i suoi discepoli e lo hanno rubato. Non solo le guardie vendono la verità storica per denaro, devono accollarsi anche una gravissima colpa di omissione nello svolgimento del loro lavoro. Una sentinella di guardia mai avrebbe potuto addormentarsi. Pagava con la vita. Ma i capi dei sacerdoti sanno che Pilato dinanzi a loro è capace non di chiudere un solo occhio, ma tutti e due. Essi accettano di vendere la verità e di assumersi questa gravissima colpa, sulla promessa che nessun guaio sarebbe loro sopraggiunto. Si sarebbero essi interessati presso il Governatore.

Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno». Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino ad oggi.

Chi vuole non vendere la sua coscienza al peccato, deve uscire dalla società di peccato. Sia i capi dei sacerdoti sia i soldati appartengono a questa società, per questo essi si incontrano al mercato della vendita della verità storica e della propria coscienza. Per questo esiste la Chiesa, non per predicare una morale liquida, una religione vaporosa, una verità evanescente, una ritualità depredata della sua verità eterna. Essa esiste per togliere l’uomo, ogni uomo, dalla società del peccato e condurlo nella società della vita, per liberare l’uomo dal regno delle tenebre e condurlo nel regno di Cristo Gesù, sotto il governo dello Spirito Santo. Se la Chiesa lascia che l’uomo muoia nella società del peccato, può predicargli ciò che vuole, gli può anche cancellare la morale, essa diviene come i soldati. Risulta venditrice alla società del peccato del Padre celeste, di Cristo Signore, dello Spirito Santo, e anche di se stessa. Vi è però una differenza eterna con i soldati, che sono segno e figura di essa posta a custodire la verità eterna, divina e umana di Cristo Signore. La società di peccato prima si compra la sua falsa testimonianza su Dio e su tutto ciò che ha origine da Lui in ordine alla creazione, redenzione, vita eterna, ma non le garantisce la perdizione eterna.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che mai vendiamo voi alla società di peccato, di morte.