Per dare testimonianza alla verità
Is 52,1 3-53,12; Sal 30; Eb 4,14-16; 5,7-9; Gv 18,1-19,42
19 APRILE
La verità è la natura eterna di Dio. Dio ha creato l’uomo ad immagine e a somiglianza della sua natura divina. Non solo lo ha creato, gli ha anche manifestato la via della verità da seguire, ma anche la via della falsità da evitare, se vuole rimanere nella vita. Se l’uomo vuole vivere deve sempre obbedire alla sua natura secondo la verità della natura contenuta, perché rivelata, in ogni Parola del suo Dio e Signore. Gesù è venuto in mezzo a noi, non solo per portarci la Parola del Padre al sommo della sua perfezione e bellezza divina, nella quale è contenuta tutta la sua eterna verità, ma anche per mostrarci come si obbedisce alla propria natura, e soprattutto per ricondurci nella verità della natura, persa con il peccato, rendendoci, nello Spirito Santo, partecipi della natura divina. Questi doni – la verità al sommo della sua bellezza, l’esemplarità nella perfezione dell’obbedienza alla verità, la partecipazione della divina natura – solo Cristo li può donare, solo Lui li dona. Ma solo in Cristo, con Cristo, per Cristo si possono vivere. Da Lui tutto proviene. In Lui tutto si vive. Si toglie Cristo, siamo senza alcuna verità, ma anche senza alcuna possibilità di obbedire alla verità della natura. Senza Cristo rimaniamo vecchia natura di peccato che obbedisce alla legge del peccato. Cristo è il Differente, il Necessario eterno, l’Indispensabile dell’umanità. Tutto potrà domani divenire inutile all’uomo. Questo mai potrà dirsi di Cristo. Si toglie Gesù dalla vita di un uomo, se ne fa una macchina di peccato e di morte. Il Figlio Unigenito del Padre, il suo Verbo Eterno, facendosi carne, assume tutta la nostra storia. La storia è fatta di scelte. Gesù ogni istante ci attesta che Lui è la Verità dalla Verità per la Verità. In tal senso è il testimone della verità. Lui è Verità eterna incarnata che nella storia, per il suo corpo, la sua anima, il suo spirito, sceglie sempre la verità del Padre. La sua vita è questa scelta ininterrotta, anche nelle più piccole cose, della verità del Padre. Lui ha fatto della sua esistenza una perenne obbedienza alla voce del suo Dio.
Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Gli dice Pilato: «Che cos’è la verità?». E, detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui colpa alcuna. Vi è tra voi l’usanza che, in occasione della Pasqua, io rimetta uno in libertà per voi: volete dunque che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?». Allora essi gridarono di nuovo: «Non costui, ma Barabba!». Barabba era un brigante.
Dinanzi a Gesù si svelano i pensieri dei cuori. Chi sceglie la sua verità, sceglie il Padre, ama il Padre, ama la verità della sua natura. Chi non sceglie la sua verità, non ama il Padre, non lo sceglie, non ama la verità del suo essere. Oggi è chiamato a scegliere Cristo e la sua verità, la sua giustizia e la sua santità, prima di tutti, Pilato. Egli deve scegliere la verità di Cristo che è la sua innocenza, il suo essere senza peccato. Lui rinunzia a questa scelta. Ciò che è suo lo cede alla folla. Anche la folla rinunzia alla scelta della verità. Si lascia influenzare, guidare, manovrare dai capi dei sacerdoti. Sceglie Barabba, l’assassino al posto dell’Innocente, il malvagio anziché il Giusto, il peccatore invece del Santo di Dio. Gesù lo aveva detto a Pilato: poiché tu non sei dalla verità, ma da te stesso e da chi ti dona il potere, mai potrai ascoltare la verità. Anche la folla non è dalla verità, perché è dal pensiero dei capi dei sacerdoti. Anch’essa mai potrà ascoltare la verità del cuore. Chi vuole ascoltare la verità, deve essere dalla verità e si è dalla verità in un solo modo: se si è dall’obbedienza ad ogni Parola che esce dalla bocca di Dio. Gesù è dalla Parola del Padre, è la Parola del Padre e sempre ascolta la verità, rimane la verità del Padre in mezzo noi. Lui vive di Verità. È la Verità.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci dalla Verità di Cristo nella sua verità divina e umana.