Da quel giorno dunque decisero di  ucciderlo

Ez 37,21-28; Sal 31; Gv 11,45-56
13 APRILE

Ogni decisione dell’uomo, se non è nello Spirito Santo, è quasi sempre fondata su argomentazioni che sono solo invenzione, immaginazione, desideri, progetti, volontà, presupposti, frutto della mente, mai della realtà. Di solito prima si decide, poi si creano ad arte le motivazioni. Oggi esiste un esercito di persone a servizio delle decisioni prese o da prendere dagli uomini dell’economia, delle finanze, della politica, della religione, di ogni altro settore della vita pubblica e privata. Queste persone sono mercenari a servizio di chi le paga meglio al fine di elaborare anche le più false argomentazioni perché tutti credano nella bontà, verità, necessità della decisione già presa o da prendere. Nessuno pensa che sono motivazioni atte a giustificare ogni tradimento della verità storica o ad avvalorare ogni rinuncia per interessi personali al bene comune, quello vero, non quello falso suggerito dalle bugiarde e ingannatrici motivazioni addotte. Farisei e scribi, capi dei sacerdoti e anziani del popolo hanno già preso la decisione di uccidere Gesù. Dopo la risurrezione di Lazzaro, poiché molti Giudei avevano iniziato a credere in Gesù, Caifa pensa bene di arrestare l’emorragia che stava per dissanguare la religione di cui lui era a capo come sommo sacerdote. Naturalmente non si poteva condannare Gesù a morte senza alcuna motivazione. Bisognava trovarne una plausibilmente vera. È una motivazione inventata, perché elaborata dal suo cuore: “È conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!”. Questa motivazione è falsa, perché con essa si nega tutta la storia della salvezza. Sempre il Signore aveva profetizzato al suo popolo che la sua vera salvezza era dall’obbedienza alla Parola, dall’ascolto della sua voce. Sarebbe stato sufficiente ascoltare Gesù, convertirsi alla sua Parola e nessuno mai avrebbe sradicato dalla loro terra i figli d’Israele. Caifa riuscì a far credere al sinedrio il contrario e così fu trovata la “giusta” motivazione per condannare Gesù.

Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione». Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli. Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?». Intanto i capi dei sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che chiunque sapesse dove si trovava lo denunciasse, perché potessero arrestarlo.

La storia è fatta da questi inventori di motivazioni false, bugiarde, ingannatrici. Non vi è un solo atto che non venga fondato sulla falsità fatta passare per purissima verità. Chi vuole proteggersi dal cadere in un simile inganno, deve abitare nello Spirito Santo, dimorando nella Parola. Ma tutta la vita di Gesù fu una perenne tentazione operata da questi uomini di falsità, che lo mettevano alla prova servendosi dell’ipocrisia, dell’inganno, dell’adulazione, della verità e della falsità, della giustizia e dell’ingiustizia, della Parola di Dio e della tradizione degli uomini. Gesù, pieno di Spirito Santo, conosceva ciò che c’era in ogni cuore, con grande intelligenza, sapienza, conoscenza, ha sempre risposto in modo da non cadere nella loro trappola di male. La salvezza viene solo dalla luce dello Spirito Santo. Quando si cade nella trappola dell’ingannevole argomentazione, è segno che ingannatori e ingannati non sono nello Spirito di Dio. L’uomo secondo la carne inventa e l’uomo secondo la carne crede.

Madre di Dio, Angeli, Santi, aiutateci a fare dello Spirito Santo la nostra sola dimora.