Chi non è contro di noi è per noi
Sir 4,12-22; Sal 118; Mc 9,38-40
27 FEBBRAIO
Ogni parola di Gesù va letta e compresa nel luogo e nel momento e secondo le circostanze in cui essa è stata proferita. Nel Vangelo secondo Matteo Gesù dice: “Chi non è con me è contro di me”. Il contesto è la dura, sorda opposizione dei farisei. Questi pur di negare l’origine soprannaturale delle opere di Gesù, lo accusavano, calunniandolo, mentendo e dicendo falsa testimonianza, che Lui era alleato di Beelzebùl. Lui agiva con l’autorità e la forza del principe dei demòni, cioè di Satana. Dopo aver difeso la soprannaturalità delle sue azioni, dichiara ai farisei che essi, non essendo con lui, sono contro di Lui. Non raccogliendo con Lui, essi disperdono. Sono così dichiarati vani la loro dottrina, i loro pensieri, le loro opere. Tutto in loro è vanità.
In quel tempo fu portato a Gesù un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva. Tutta la folla era sbalordita e diceva: «Che non sia costui il figlio di Davide?». Ma i farisei, udendo questo, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni». Egli però, conosciuti i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso in se stesso cade in rovina e nessuna città o famiglia divisa in se stessa potrà restare in piedi. Ora, se Satana scaccia Satana, è diviso in se stesso; come dunque il suo regno potrà restare in piedi? E se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Ma, se io scaccio i demòni per mezzo dello Spirito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Come può uno entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega? Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde (Mt 12,22-30).
Stesso contesto e dichiarazioni di Gesù li troviamo nel Vangelo secondo Luca.
Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde (Lc 11,14-232).
L’affermazione che invece troviamo nel Vangelo secondo Marco è in un contesto ben diverso. C’è un uomo che scaccia i demòni nel nome di Gesù, ma non segue Gesù, non cammina con Lui. Essi volevano impedirglielo proprio per questa ragione: non andava con loro. Gesù ordina che non gli venga impedito di scacciare i demòni nel suo nome. I discepoli devono difendere Gesù da coloro che parlano male di Lui, non da quanti operano nel suo nome. Costoro mai parleranno male. Agiscono nel suo nome. In qualche modo aiutano Gesù nella sua missione. In questo caso, chi non è con noi è per noi. Ci favorisce. Ci fa conoscere. Attesta per la nostra verità. Si deve lasciare che lui operi. Gesù va difeso dalle parole di menzogna che si dicono contro di Lui. Lui è verità perfetta. Coloro che invece manifestano la sua verità, anche se le modalità non corrispondono ai nostri desideri, si deve lasciare che operino sempre. Sono di aiuto.
Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Gesù vuole che i suoi discepoli siano sempre colmi di ogni saggezza. Ogni loro parola deve essere proferita per aiutare Gesù. Se una persona in qualche modo aiuta già Gesù, è cosa buona orientarla perché lo aiuti in modo perfetto. Questa è saggezza.
Madre di Dio, Angeli, Santi, colmateci di ogni saggezza al fine di aiutare Gesù.