Beato il grembo che ti ha portato – Beati piuttosto coloro che ascoltano

 

30 Maggio
Beato il grembo che ti ha portato

Gesù opera un miracolo. Libera una persona da uno spirito immondo. I farisei lo calunniano, accusandolo di operare per virtù di Satana, come suo vero strumento. Gesù ribadisce che i demòni possono essere scacciati solo con il dito di Dio. Mai Satana lascia una sua preda. Ne sono prova evidente proprio scribi e farisei, i cui pensieri sono stati occupati da Satana e sono loro i veri strumenti dello spirito del male. L’invasione nei pensieri è quasi universale.

Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.

Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde. Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima». Mentre diceva questo, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!» (Lc 11,14-28).

La Scrittura, sia dell’Antico che del Nuovo Testamento, sempre fa dipendere la Beatitudine di un uomo dall’osservanza della Legge del Signore. Basta leggere qualche Salmo e questa verità emerge con chiara evidenza. Ogni benedizione e beatitudine è da Dio, è dalla sua Legge, è dall’osservanza della sua Parola, è dalla realizzazione della sua volontà.

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti, ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte. È come albero piantato lungo corsi d’acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene. Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde; perciò non si alzeranno i malvagi nel giudizio né i peccatori nell’assemblea dei giusti, poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina (Sal 1,1-6).

Una donna ascolta Cristo che parla con divina saggezza e proclama beato il grembo che lo ha dato alla luce, il seno da cui ha preso il latte: “Mentre diceva questo, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!» (Lc 11,27). Questa donna modifica in un solo istante, con il suo grido tutta la verità della Scrittura. Fa dipendere la benedizione e la beatitudine da carne e da sangue. Nessuna carne potrà mai fruttificare benedizione e beatitudine. Nessun sangue potrà elevare un uomo nella pienezza della sua completezza e perfezione. Solo da Dio è la pienezza della vita e solo in Lui sempre la si potrà attingere. Ma la pienezza della vita Dio l’ha posta nell’ascolto della sua Parola.

Quanto la donna dice a Gesù, oggi l’uomo lo sta dicendo a se stesso. L’uomo si sta dicendo che lui potrà essere beato da se stesso. Potrà raggiungere la pienezza di vita solo distaccandosi dalla Parola del suo Dio. Anzi più trasgredirà la Parola e più gioirà, raggiungerà la sua felicità. È questa la falsità che sta conducendo l’uomo alla morte di se stesso, anche nella sua natura. Non vi potrà mai essere una sola beatitudine proveniente da carne e da sangue. Carne e sangue sono di morte e da essi può solo venire la perdizione eterna dell’uomo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, liberateci da ogni stoltezza e insipienza.

Beati piuttosto coloro che ascoltano

Sempre la Scrittura ha proclamato beato e benedetto l’uomo di integra condotta. Ma chi è uomo di integra condotta? Solo colui che vive di Parola del Signore, per la Parola del suo Dio. Questa verità oggi grida Gesù alla donna: “Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!”. (Lc 11,28). Oggi questa verità va gridata con fermezza di Spirito Santo ad ogni uomo che pensa che si possa essere beati trasgredendo il Comandamento di Dio. Anche il popolo del Signore era tentato di uscire dalla Parola. Mosè gli ricorda che solo chi rimane nella Parola e finché si rimane in essa, si è beati e benedetti.

Se tu obbedirai fedelmente alla voce del Signore, tuo Dio, preoccupandoti di mettere in pratica tutti i suoi comandi che io ti prescrivo, il Signore, tuo Dio, ti metterà al di sopra di tutte le nazioni della terra. Poiché tu avrai ascoltato la voce del Signore, tuo Dio, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste benedizioni. Sarai benedetto nella città e benedetto nella campagna. Benedetto sarà il frutto del tuo grembo, il frutto del tuo suolo e il frutto del tuo bestiame, sia i parti delle tue vacche sia i nati delle tue pecore. Benedette saranno la tua cesta e la tua madia. Sarai benedetto quando entri e benedetto quando esci. Il Signore farà soccombere davanti a te i tuoi nemici, che insorgeranno contro di te: per una sola via verranno contro di te e per sette vie fuggiranno davanti a te. Il Signore ordinerà alla benedizione di essere con te nei tuoi granai e in tutto ciò a cui metterai mano. Ti benedirà nella terra che il Signore, tuo Dio, sta per darti.

Il Signore ti renderà popolo a lui consacrato, come ti ha giurato, se osserverai i comandi del Signore, tuo Dio, e camminerai nelle sue vie. Tutti i popoli della terra vedranno che il nome del Signore è stato invocato su di te e ti temeranno. Il Signore, tuo Dio, ti concederà abbondanza di beni, quanto al frutto del tuo grembo, al frutto del tuo bestiame e al frutto del tuo suolo, nel paese che il Signore ha giurato ai tuoi padri di darti. Il Signore aprirà per te il suo benefico tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia a suo tempo e per benedire tutto il lavoro delle tue mani: presterai a molte nazioni, mentre tu non domanderai prestiti. Il Signore ti metterà in testa e non in coda e sarai sempre in alto e mai in basso, se obbedirai ai comandi del Signore, tuo Dio, che oggi io ti prescrivo, perché tu li osservi e li metta in pratica, e se non devierai né a destra né a sinistra da alcuna delle cose che oggi vi comando, per seguire altri dèi e servirli (Dt 28,1-14).

Mosè insegna questo alla sera della sua vita, quando ormai il suo popolo stava per entrare nella Terra Promessa. Gesù invece annunzia questa verità come programma per ogni suo discepolo.

Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. (Mt 5,1-12a).

La Vergine Maria è Beata e Benedetta non perché ha dato la vita a Cristo Gesù. È la Beata e la Benedetta perché ha creduto nella Parola di Dio e ad essa ha consegnato la sua vita come la più piccola, la più umile delle serve del Signore. Nulla ha tenuto per sé. Tutto di sé ha dato al Padre in una verginità perenne nei pensieri, nel cuore, nella mente, nello spirito, nel corpo, nei desideri, nella volontà. Neanche una molecola del suo corpo, del suo spirito, della sua anima Lei ha conservato per se stessa, per farne un uso a suo gusto. Tutto invece ha dato al Padre perché il Padre facesse di Lei ogni cosa secondo il suo gusto eterno. La Vergine Maria è la donna dell’obbedienza nella fede più pura e più santa, sapiente ed intelligente, secondo quella luce soprannaturale con la quale ogni giorno veniva illuminata dallo Spirito del Signore.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci di perfetta, pura obbedienza.