Perché chi entra veda la luce
Il sole manifesta la sua misericordia agli uomini e a tutta la terra, illuminandola e riscaldandola con i suoi raggi di luce. Se il sole smettesse di illuminare, sulla terra non vi sarebbe più né i venti, né le nuvole, né la pioggia, né i fiumi, né altro segno di vita. Tutto si interromperebbe. Il Signore ha costituito il cristiano luce del mondo, sale della terra, principio visibile di verità per tutto il genere umano. Lui deve manifestare la sua misericordia non solo rimanendo luce, ma divenendo luce sempre più grande. Se vuole essere misericordia per ogni uomo sulla terra, deve far sì che si compia in lui quanto il Salmo dice del Signore: “È in te la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce”. Se la sua luce non brilla, la sua vita è simile ad un sole spento.
Oracolo del peccato nel cuore del malvagio: non c’è paura di Dio davanti ai suoi occhi; perché egli s’illude con se stesso, davanti ai suoi occhi, nel non trovare la sua colpa e odiarla. Le sue parole sono cattiveria e inganno, rifiuta di capire, di compiere il bene. Trama cattiveria nel suo letto, si ostina su vie non buone, non respinge il male. Signore, il tuo amore è nel cielo, la tua fedeltà fino alle nubi, la tua giustizia è come le più alte montagne, il tuo giudizio come l’abisso profondo: uomini e bestie tu salvi, Signore. Quanto è prezioso il tuo amore, o Dio! Si rifugiano gli uomini all’ombra delle tue ali, si saziano dell’abbondanza della tua casa: tu li disseti al torrente delle tue delizie. È in te la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce. Riversa il tuo amore su chi ti riconosce, la tua giustizia sui retti di cuore. Non mi raggiunga il piede dei superbi e non mi scacci la mano dei malvagi. Ecco, sono caduti i malfattori: abbattuti, non possono rialzarsi (Sal 36 (35) 1-13).
San Paolo quasi in ogni sua Lettera ricorda ai discepoli di Gesù che essi non appartengono più al regno delle tenebre. Erano un tempo tenebra. Ora sono luce nel Signore. Devono vivere come vera luce. La loro luce deve essere visibile ad ogni uomo. Si evangelizza il mondo: diffondendo la luce di Cristo attraverso il loro corpo, così come Mosè diffondeva dal viso la luce di Dio. Si attinge luce in Cristo, si dona luce ad ogni uomo. Quella del cristiano è vita di luce.
Nessuno vi inganni con parole vuote: per queste cose infatti l’ira di Dio viene sopra coloro che gli disobbediscono. Non abbiate quindi niente in comune con loro. Un tempo infatti eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce; ora il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. Cercate di capire ciò che è gradito al Signore. Non partecipate alle opere delle tenebre, che non danno frutto, ma piuttosto condannatele apertamente. Di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino parlare, mentre tutte le cose apertamente condannate sono rivelate dalla luce: tutto quello che si manifesta è luce. Per questo è detto: «Svégliati, tu che dormi, risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà». Fate dunque molta attenzione al vostro modo di vivere, comportandovi non da stolti ma da saggi, facendo buon uso del tempo, perché i giorni sono cattivi. Non siate perciò sconsiderati, ma sappiate comprendere qual è la volontà del Signore. E non ubriacatevi di vino, che fa perdere il controllo di sé; siate invece ricolmi dello Spirito, intrattenendovi fra voi con salmi, inni, canti ispirati, cantando e inneggiando al Signore con il vostro cuore, rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo (Ef 5,6-20).
Uno potrebbe pensare: “Io sono luce, ma vogliono vivere di luce nascosta”. Dio non ha mandato Gesù nel mondo per nascondersi in una caverna. Lo ha mandato per mostrarlo in tutta la sua potenza di luce innalzandolo sulla croce. Il Signore non ha acceso il suo sole per nasconderlo in qualche galassia lontana. Lo ha acceso e lo ha messo sopra le nostre teste. Così dicasi di ogni suo discepolo. Lui lo ha accesso e lo ha posto sul candelabro, sul monte, perché faccia luce ad ogni uomo che viene sulla terra. Il cristiano per Gesù è il nuovo solo della vita. Se lui è luce, il mondo vede la luce. Se lui è tenebra, il mondo morirà nel suo peccato. Ma di questa morte è responsabile il cristiano, perché non si è conservato luce del Signore nel Signore.
Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere» (Lc 8,16-18).
Non esiste il cristiano anonimo e neanche quello che vive nelle caverne. Esiste il cristiano che è luce dovunque esso vive: nel pensiero, nella scienza, nell’economia, nelle finanze, nelle industrie, nelle fabbriche, nelle scuole, nella politica, nel commercio, nello sport, nel turismo, di giorno, di notte, d’estate, d’inverno, al mare, in collina, in montagna. Ovunque, dappertutto, in ogni luogo a lui è chiesto di essere luce nel Signore dal Signore. Alla luce che mostra aggiungerà la Parola testimoniando che la Sorgente della sua luce è Cristo Gesù, il Crocifisso.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci luce del Signore, in Lui, da Lui.