Coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica

Gesù dichiara con solennità che è finito il tempo della religione che nasce dalla carne, dal sangue. Lui è venuto sulla nostra terra per annunziare e instaurare con il suo Vangelo, il suo Sangue e il suo Spirito, la religione che nasce dalla Parola del Padre suo. Si ascolta la Parola, si crede in essa, si vive, si diviene figli di Dio per adozione, si è anche fratelli di Cristo Gesù. Gesù non conoscerà nessuno come suo fratello o sua madre, se non è prima di ogni cosa figlio di adozione del Padre suo. Prima che Madre sua, la Vergine Maria è figlia del Padre ed è tutta consegnata allo Spirito Santo per la sua pronta obbedienza alla Parola di Dio. Nel Nuovo Testamento tutto si compie sulla terra e nell’eternità per l’obbedienza alla Parola.

A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati (Gv 1,12-13).

Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell’ultimo tempo. Perciò, cingendo i fianchi della vostra mente e restando sobri, ponete tutta la vostra speranza in quella grazia che vi sarà data quando Gesù Cristo si manifesterà. Come figli obbedienti, non conformatevi ai desideri di un tempo, quando eravate nell’ignoranza, ma, come il Santo che vi ha chiamati, diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta. Poiché sta scritto: Sarete santi, perché io sono santo. E se chiamate Padre colui che, senza fare preferenze, giudica ciascuno secondo le proprie opere, comportatevi con timore di Dio nel tempo in cui vivete quaggiù come stranieri. Voi sapete che non a prezzo di cose effimere, come argento e oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta, ereditata dai padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia. Egli fu predestinato già prima della fondazione del mondo, ma negli ultimi tempi si è manifestato per voi; e voi per opera sua credete in Dio, che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria, in modo che la vostra fede e la vostra speranza siano rivolte a Dio. Dopo aver purificato le vostre anime con l’obbedienza alla verità per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri, rigenerati non da un seme corruttibile ma incorruttibile, per mezzo della parola di Dio viva ed eterna. Perché ogni carne è come l’erba e tutta la sua gloria come un fiore di campo. L’erba inaridisce, i fiori cadono, ma la parola del Signore rimane in eterno. E questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato (1Pt 1,3-5.13-25).

Non ingannatevi, fratelli miei carissimi; ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c’è variazione né ombra di cambiamento. Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature (Gc 1,16-18).

Se dalla religione di Gesù togliamo la Parola ascoltata e vissuta con pronta e immediata obbedienza, facciamo di essa una religione vana. Se ci poniamo fuori della Parola, Gesù mai ci riconoscerà come suoi, e noi saremo tolti per sempre dalle dimore eterne. Neanche ci sarà consentito avvicinarsi ad esse. Gesù non ci conoscerà, perché noi non abbiamo voluto conoscere la Parola. Oggi vi è una tentazione brutta, molto brutta, per la Chiesa: costruire se stessa senza la Parola. O crediamo che per noi la Parola è tutto, o nulla mai realizzeremo senza la Parola. Nella religione di Gesù tutto è obbedienza alla Parola, anche la carità, la misericordia, la pietà, la compassione, la giustizia, la santità, ogni altra opera è purissima obbedienza alla Parola. Si esce dalla Parola, si cade nella religione della carne, secondo la carne, qualsiasi cosa si faccia. Gesù non vuole che si cada in questa tentazione.

E andarono da lui la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica» (Lc 8,19-21).

Alla Vergine Maria Gesù conferisce la sua più pura verità. Lei è Madre di Gesù non per un fatto naturale, ma per un evento altissimo di fede. Maria è Madre perché ha creduto, perché si è dichiarata la serva del Signore, perché si è consegnata interamente alla volontà del Padre manifestatale dall’Angelo: “Sono la serva del Signore. Si compia in me secondo la sua Parola. Quello che Lui chiede io lo faccio. Anzi mi lascio interamente fare secondo la sua volontà”. Quanto dice Maria al suo Signore, deve dirlo ogni uomo a Cristo Gesù. È Cristo Gesù “L’Angelo che porta la Parola del Padre ad ogni uomo. Chi ascolta Lui vive, chi non lo ascolta, muore”.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci una purissima fede nella Parola.