Tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno
Il Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo vuole che ogni relazione dell’uomo con l’uomo in ordine alla violenza e all’amore sia fondata su tre principio basali, fondamentali. Astenersi dal male anche con una parola di insipienza. Non rispondere mai al male con il male, ma sempre con il bene. Non fare alcuna differenza tra buoni e cattivi, giusti e ingiusti nell’amore. Le parole di Gesù non consentono interpretazioni di sorta: “Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!” (Mt 5,21-26). “Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste” (Mt 5,38-48). Se non si può risponde mai al male con il male, ma sempre con il bene, come via di salvezza vi è la fuga, quando essa è possibile. Arrendersi quando essa non è possibile. Il malvagio faccia della nostra vita ciò che vuole. La vita è un dono da Dio fatto a noi, da noi fatto a Dio. Sia Lui a condurla secondo la sua volontà. Oggi la vita di Gesù deve passare attraverso la cattura. Domani dovrà essere inchiodata sul legno. La consegna di Gesù alla cattura e al legno dovrà essere perfetta. È perfetta se Lui risponderà sempre al male con il più grande bene.
Mentre ancora egli parlava, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una grande folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato loro un segno, dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!». Subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora si fecero avanti, misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù impugnò la spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote, staccandogli un orecchio. Allora Gesù gli disse: «Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno. O credi che io non possa pregare il Padre mio, che metterebbe subito a mia disposizione più di dodici legioni di angeli? Ma allora come si compirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?». In quello stesso momento Gesù disse alla folla: «Come se fossi un ladro siete venuti a prendermi con spade e bastoni. Ogni giorno sedevo nel tempio a insegnare, e non mi avete arrestato. Ma tutto questo è avvenuto perché si compissero le Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e fuggirono (Mt 26,47-56).
Pietro – Vangelo secondo Giovanni – vorrebbe risolvere ogni cosa con la spada. Nella sua insipienza non sa che il suo gesto potrebbe anche costargli la vita. Gesù lo ferma all’istante. Gli ordina di rimettere la spada nel fodero. Le motivazioni date da Gesù valgono per ogni uomo e in modo particolare per ogni suo discepolo: Tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno”. Chiediamoci: la spada allora non dovrà mai essere usata? Ci si deve lasciare trucidare? Ammazzare? Scannare? Depredare? Violentare? Derubare? Dobbiamo permettere che ogni delitto si abbatta su di noi? La Parola di Gesù è chiara. Chi prende la spada, morirà di spada. La spada con la quale muore può essere di acciaio, ma anche di molte altre nature. Gesù dice con divina chiarezza che dal male non nasce il bene. Dal male nasce sempre il male. Chi prende la spada è avvisato. Con essa non si costruisce il bene né per sé e né per gli altri. Con essa si genera il male per gli altri e per se stessi. La spada è sorgente di male sempre. Sapendo questo, ognuno può credere in questa parola di Gesù e viverla, come Gesù ha creduto e l’ha vissuta fin sulla croce. Oppure non credere in essa, non viverla, subire le conseguenze della spada che si rivolterà contro di lui. Facendo due conti, prendendo a modello la vita di Gesù Signore, Lui non usò la spada. Si lasciò dalla spada inchiodare sulla croce. Qual è il frutto di questa sua risposta al male con il bene? Ha operato la redenzione dell’umanità. Si è procurato un corpo glorioso, incorruttibile, spirituale, immortale. È questione di purissima fede.
Madre di Dio, Angeli, Santi, aiutate l’uomo perché mai scelga la spada come via di bene.